Nel mondo esistono talmente tante droghe illegali che si continua ad assumere clandestinamente tanto da rendere quasi impossibile una stima certa del numero dei consumatori. La rivista scientifica britannica "Lancet" ha tentato di fare un bilancio pubblicando alcuni dati che fanno rabbrividire. Secondo la ricerca ogni anno 200 milioni di persone in tutto il mondo hanno accesso al mercato delle droghe illegali. Pertanto, una persona ogni 20 nel pianeta nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni avrebbe assunto droghe, mentre nei paesi industrializzati il tasso di abuso risulta essere ancora più alto. Il "Lancet" si basa su tre studi. Il primo è stato condotto dai ricercatori australiani Louisa Degenhardt dell’Università del Nuovo Galles del Sud di Sydney e Wayne Hall dell’Università del Queensland, il secondo da un team guidato dal professor John Strang del King’s College in London. La terza indagine è stata curata da Robin Room dell’Università di Melbourne e Peter Reuter dell’Università del Maryland. I ricercatori Degenhardt e Hall hanno rilevato che in tutto il mondo tra i 125 e 203 milioni di persone assumono derivati dalla cannabis come hashish o marijuana. Cocaina o oppiacei come l’eroina sono chiaramente dietro di essa con cifre che arrivano ai 21 milioni di consumatori. Nel mondo ci sarebbero pertanto tra gli 11 e i 21 milioni di persone che s’iniettano droga. Va però sottolineato che droghe legalizzate come l’alcool minacciano la salute dei cittadini ed il welfare molto di più di eroina & co. L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che nel mondo ogni anno muoiono 2 milioni e mezzo di persone in conseguenza degli effetti del consumo di alcol – tra i quali patologie epatiche o incidenti stradali. L’agenzia UE contro le droghe (OEDT) nella sua ultima relazione ha lanciato l’allarme sulla diffusione massiccia di nuove droghe sintetiche in Europa. Secondo il Presidente dell’agenzia, Wolfgang Götz, il più grande problema delle droghe sintetiche deriva dal fatto che nella gran parte dei casi gli assuntori di queste sostanze sintetiche non sanno che cosa stanno prendendo e soprattutto che quando si mescolano con altre droghe lecite o illecite, possono comportare importanti problemi per la salute e persino la morte. Goetz ha invitato i politici a trarne le dovute conseguenze anche perché le strategie di lotta alle droghe e gli interventi dell’Unione europea dovranno essere presi già adesso per affrontare la sfida del prossimo decennio. Gli autori delle ricerche hanno chiesto congiuntamente un giro di vite sulle droghe che anche Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", ritiene imprescindibile: sanzioni più elevate e punizioni più veloci per chi traffica droga dovrebbero essere concordate a livello internazionale trattandosi di un problema globale che va affrontato, per l’appunto globalmente. I trattati internazionali avrebbero dovuto stabilire che tutti gli oppiacei sono illegali, anche se nella medicina vengono impiegati come antidolorifici. Ancora troppe scappatoie legali e clausole speciali sono state utilizzate nei trattati, per aggirare il loro significato effettivo.