Soffrono spesso di dolore cronico ma sette volte su dieci hanno difficoltà a individuare sul territorio i centri di cura specializzati e non conoscono la legge 38, che dal marzo 2010 tutela il loro diritto a un’assistenza più equa e qualificata. Solo nella metà dei casi si rivolgono a un clinico – di solito il medico di famiglia (57,9 per cento), raramente il terapista del dolore (5,8 per cento) – e reputano non adeguati i farmaci prescritti, rappresentati per il 38,5 per cento dai Fans e soltanto per il 3,1 per cento dagli oppioidi forti. E’ questo, in sintesi, il ritratto degli italiani che emerge da una ricerca effettuata dall’Associazione pazienti vivere senza dolore, nel corso della campagna itinerante Cu.p.i.do.
– Cura previeni il dolore, e presentata oggi a Milano. Il tour, promosso nel 2011 con il patrocinio del ministero della Salute e un grant incondizionato di Mundipharma, ha toccato 14 città della Penisola: Viterbo, Perugia, Ancona, Forlì, Brescia, Vicenza, Torino, Genova, Pistoia, Foggia, Napoli, Bari, Messina e Roma.