Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente onorario del Fai, il Fondo per l`ambiente italiano, non nasconde – in un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica – la sua grande preoccupazione per la nuova colata di cemento che sta ricoprendo l`Italia. "Per questo – dice la Crespi, riferendosi agli allarmanti risultati del dossier pubblicato insieme al Wwf – io faccio un appello al Governo Monti, nel quale ho piena fiducia: oggi, certo, sotto gli occhi dì tutti c`è l`emergenza economica da affrontare. Ma esiste anche un`emergenza ambientale. Ci sono questioni che non sembrano rientrare nella crisi più urgente. Ma che avranno presto grande influenza sul futuro non solo economico del Paese".
"Stiamo distruggendo – sottolinea la Crespi – in modo irreparabile il nostro paesaggio. La nostra più preziosa risorsa. Anche economica. Penso al turismo, penso all`agricoltura dalla parte dei cittadini, con la filiera corta, penso alla qualità della nostra vita. La continua cementificazione del territorio è responsabile inoltre di disastri ambientali causati dal dissesto idrogeologico".
Poi si rivolge al presidente del Consiglio: "Mario Monti faceva parte del consiglio di amministrazione del Fai, prima di essere nominato presidente del Consiglio. Voglio ricordargli l`importanza della difesa della nostra agricoltura per la tutela del paesaggio. Seicentomila piccole aziende di coltivatori rischiano di chiudere se non verrà rivista la tassazione prevista dalla nuova Imu".
Infine un appello al ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi: "Mi sento di fare un appello accorato al ministro Ornaghi: la riqualificazione delle Soprintendenze. Che sono state fatte dolcemente morire negli ultimi anni. Mentre sono lo strumento fondamentale per la tutela dei beni culturali".