Accertiamoci che non ci siano troppe persone ad ascoltare e diciamolo soprattutto sottovoce, perché guardando a quel che recita la nostra Costituzione, guardando alla nostra tradizione giuridica, e guardando al sempre più diffuso atteggiarsi da politici credenti e cattolici, è veramente troppo poco vergognarsi di questa ultima notizia: 3 detenuti morti in poche ore nelle carceri italiane, a Bologna, Roma e Campobasso. E’ quanto afferma in una nota Giuseppe Maria Meloni, presidente di Clemenza e Dignità, che aggiunge: Visto che nonostante la tragedia, si continua ancora a discutere di sicurezza, e tutto sommato si continua a considerare la comunicazione degli operatori e delle associazioni di settore come allarmistica, scalmanata e priva di una consistente utilità sociale, si apra un grande dibattito parlamentare, per approfondire ed interrogarsi sulla eventuale differenza che corre, in presenza di un reato, tra la pena di morte e far morire innumerevoli persone in occasione di un’altra pena, avendo ben chiara sin dall’inizio e sotto il profilo della rappresentazione mentale, la concreta possibilità che tale evento della morte accada ed accettando la possibilità che tale fatto si verifichi.