Next Vintage, l’evento che si sta svolgendo in questi giorni al Castello di Belgioioso, nei pressi di Pavia, dal sapore un po’ retrò, non rappresenta solo uno spaccato di storia della moda e del costume, tra griffes, abiti sartoriali e oggettistica, ma rappresenta anche la più importante e fornita vetrina Vintage d’Europa, un’occasione davvero unica per trovare, divertendosi, tante proposte all’insegna dello stile, unico personale e autentico. Passeggiando tra gli oltre 55 espositori presenti si può facilmente intuire che la caratteristica principale, sia degli abiti vintage proposti, sia dell’oggettistica, non è tanto quella di essere stati utilizzati in un passato più o meno remoto, quanto piuttosto il valore che col passare del tempo hanno acquisito per i loro preziosi tratti di irriproducibilità con gli stessi standard qualitativi al giorno d’oggi. Il Vintage rappresenta l’unico testimone, autentico, di un’epoca che sembra oramai così lontana, di uno stile che ha indubbiamente segnato, in maniera indelebile, alcuni tratti iconici di un periodo storico della moda e del costume, coinvolgendo e influenzando gli stili di vita coevi.Una sezione più che interessante è quella dedicata al remake, che offre, grazie alla presenza di Ketty’s Vintage style, una tendenza stilistica molto attuale fra trend setter e fashion, e dove, grazie all’abilità e alla sensibilità artigiana della bravissima Stylist Ketty Cinieri, potrete ricreare un’acconciatura e look d’epoca anni ’40 e Rockabilly ’50 in una fusione di armonia ed eleganza.
La moda e il costume proposto da Ketty Cinieri stupisce e sorprende ogni volta di più, perché non smette mai di volgere il suo sguardo al passato, trovando allo stesso tempo nuova linfa e ispirazione che influenza e coinvolge, in un vortice di emozioni, ricordi e passione, il nostro stile di vita attuale.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, anche quest’anno Next Vintage non si smentisce e mescola e propone concetti sempre interessanti: la moda vintage, con i suoi meravigliosi pezzi rari e originali, con le sue variegate espressioni di stili in epoche diverse offre una meravigliosa cornice al presente. Catturando e gratificando il passato riusciamo ad appagare anche la nostra creatività, esprimendo, in modo davvero unico e originale, la nostra personalità, e magari riusciremo ancora a sorridere pensando a un ricordo, a un’emozione sincera.
Abiti e oggetti cult per tante ragioni, prima fra tutte la qualità indiscussa e superiore con cui sono stati creati, soprattutto se confrontati ad altre produzioni successive, oppure semplicemente cult per ragioni legate a motivi di cultura o costume. Il termine vintage evoca un periodo passato e lontano nel tempo, un’epoca in cui le persone amavano le cose belle e ben fatte, con gli abiti abilmente rifiniti e cuciti a mano.
A Next Vintage si percorre un viaggio a ritroso nel tempo, dove storia e moda si intrecciano e inducono il pensiero a pescare qualcosa dal passato per inventare qualcosa di nuovo per il futuro: uno dei concetti preferiti della moda, ma anche probabile suggerimento per un nuovo rilancio di sviluppo, innovazione e crescita attuale.
Il vintage con i suoi affascinanti pezzi unici, o quasi, realizzati nel passato su misura, prodotti solo in minime quantità, rappresenta un pezzo di storia ed un segno di amore e ammirazione per il passato, per le generazioni precedenti e con un’ottima qualità, perché i capi furono pensati e prodotti per essere indossati per anni e anche per essere passati ad altri componenti della famiglia. L’abbigliamento vintage è da sempre il preferito dalle persone creative perché offre una gamma estremamente ampia di stili, colori e fantasie. Il vintage è una costante dimostrazione che la moda è un circolo che si ripete: tutto passa, ma prima o poi ritorna… Ma l’anima vintage è anche un’anima particolare, tanto particolare da regalare un bel gesto e un’autenticità che oggi sembra scomparsa, conservando comunque l’appeal personale, nonostante i segni del tempo.Il vintage è come le occasioni che ci capitano nella vita, perché perderle? Meglio sarebbe approfittarne.