
‘Nella casa circondariale di Messina mancano uomini, mezzi e risorse economiche’. Lo afferma il vice segretario generale dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp) Domenico Nicotra, che ha chiesto l’intervento del Ministro della Giustizia Paola Severino. ‘Tra poco – afferma Nicotra nell’appello – non vi saranno piu’ i mezzi per assicurare le traduzioni dei detenuti davanti alla varie autorità con il concreto rischio di vedere vanificati gli sforzi profusi in fase di indagine dalle forze di polizia e della magistratura. Nello specifico – continua il sindacalista – le pressanti richieste di incremento d’organico che ormai da anni vengono reiterate dal sindacato ai vertici dell’Amministrazione sono rimaste sempre inascoltate lasciando sempre piu’ sull’orlo del baratro il Ppersonale del corpo di Polizia Penitenziaria. I decreti ministeriali che hanno determinato circa 10 anni or sono gli organici – continua Nicotra – dicono che a Messina mancano circa 80 unita’ e questi sono dati riferiti a quando la popolazione detenuta era molto minore e con essa anche i carichi di lavoro, questi ultimi di recente acuiti con l’apertura di una nuova realta’ operativa presso l’ospedale Papardo, che da solo assorbe ulteriori 20 unita al giorno’. Nicotra sottolinea anche la carenza di mezzi e risorse economiche necessarie per la loro efficienza’, aggiungendo che ‘l’assenza di autovetture si ripercuote anche su quel personale che giornalmente viene impiegato presso l’ospedale Papardo, che a volte si trova costretto ad assicurare il proprio servizio anche per nove ore continuative, con evidenti disagi, anche per l’erario, che comunque deve pagare quelle prestazioni di lavoro straordinario’.