Per il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, se "la società distrae l’attenzione dalla famiglia, va anche contro se stessa perché indebolisce la coesione, la serenità e il suo futuro. Ma non si tratta solamente di sostenere l’istituto famigliare, urge anche ricuperare la ‘cultura della famiglia’, vale a dire un modo di pensare comune, dove la bellezza e la dignità della famiglia naturale siano percepiti come il nucleo generatore dell’umano e del vivere insieme". Lo ha sottolineato nel suo intervento al congresso ecumenico pastorale nell’ambito del settimo Incontro mondiale della famiglie.
"E’ necessaria una cultura – ha proseguito Bagnasco – che guardi con particolare stima alla famiglia fondata sul matrimonio; che la sostenga in ogni modo riconoscendola come la propria matrice più profonda e vitale. Essa ha le sue radici nel cuore stesso di Dio Uno e Trino. Gesù ha rivelato al mondo che Dio è uno e unico, ma non è solitudine: è comunione, Amore-Padre, Amore-Figlio, Amore-Spirito Santo. L’uomo porta in sé questa impronta, il segno della sua Origine. Per questo è relazione e comunione, e la famiglia è la prima, fondamentale forma di vita sociale".