Per combattere la mafia bisognerebbe fare di più? Ovvio. Non soltanto in Sicilia, ma su tutto il territorio nazionale. Però, a secondo i casi, c’è chi può essere autorizzato a parlarne e chi no. Come se fosse possibile limitarsi a una disputa sportiva. Buonanotte intelligenza e buonanotte Italia. Non passa giorno che la classe dirigente non aggiorna il valore dell’etica, il senso del pudore su ciò che è bene e male. Lo sanno che la mafia è merda, ma non sembrano preoccuparsi. "Siamo passati da un periodo, a fine anni Settanta quando si diceva che la mafia non esistesse e che fosse un’invenzione del Pci per mettere in difficoltà il partito che era al Governo e ora siamo al punto in cui si dice che forse è meglio non parlare ai giovani della mafia. Invece, non è così perchè è solo parlandone che si forma una coscienza civile", dichiara il presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta commenta le dichiarazioni del neo sindaco di Trapani Vito Damiano che nei giorni scorsi rivolgendosi agli studenti ha detto che ‘è meglio non parlare di mafia per non darle troppa importanza’. Tesi oggi rilanciata anche dall’assessore per l’Istruzione e la Formazione professionale della Regione siciliana, Mario Centorrino. "Sono orgoglioso a proposito delle affermazioni dal sindaco di Trapani Vito Damiano sull’inopportunità di parlare di mafia nelle scuole, e sulla opportunità, invece, che in tutti gli istituti di istruzione della Sicilia si realizzino progetti educativi per la diffusione della cultura della legalità". Bah. Questa della lotta alla mafia fatta dai professionisti dell’antimafia è una cosa stramba, per certi versi, bizzarra. Quasi si trattasse di un doppiatore capace di far diventare un grande interprete anche un cane…La lista dei grandi maestri italiani del doppiaggio nella lotta alla mafia è illustre e numerosa. Peccato che poi restino sul campo molti valorosi eroi che pagano con la loro vita la lotta pura al Male. Noi di IMG Press condividiamo il pensiero del giudice Guarnotta: "Bisogna fara sapere ai giovani cosa è la mafia e perchè magistrati hanno sacrificato il loro bene supremo, cioè la vita, nella lotta alla mafia". La verità è che il sangue dei morti non ricade mai sui potenti. La voglia di verità tra i giovani è tanta, ma i professori capaci sono pochi.