
….. quello che per loro è un premio, per noi è una punizione e quello che per loro è una punizione per noi è un grande regalo!
La povertà è la forza, nel bene e nel male. Nella povertà e nel nome della povertà abbiamo combattuto lo sfruttamento e l’oppressione, la miseria e la disperazione.
I "senza Re" gli haker, sono stati grandi, li abbiamo sentiti vicino quando hanno messo in dubbio l’idea che la musica potesse avere un prezzo, che la rete potesse avere un padrone, e li abbiamo visti grandi perchè hanno scelto la libertà nella povertà rifiutando il servilismo nell’agiatezza; e di questo li ingrazierò sempre!
E abbiamo visto i colori dell’arcobaleno splendere negli occhi del popolo andino, anche quando muore di fame, anche quando non ha niente, stringe sempre i colori dell’ arcobaleno nelle vesti e nel cuore, questa è la loro poesia, ed è una poesia antica, ribelle e antagonista che brucia nelle coscienze e nella realtà perchè è azione e realismo e concretezza. Non è la sopportazione dell’ingiustizia che celebriamo, non è lo sfruttamento e l’alienazione che vogliamo sostenere, ma il rifiuto dei valori dell’opulenza, del benessere basato sullo sfruttamentoe sull’alienazione, la lotta oggi è nel rifiuto della competizione, nel rifiuto del benessere e della "carriera". Per questo la povertà è una rivoluzione,ed è una rivoluzione senza padroni, perchè ha radici antiche, nella povertà ho trovato solidarietà e quella solidarietà per me è stata immensa.
Non la dimenticherò e non la tradirò. Amiamo la povertà, i valori della povertà, perchè vogliamo combattere chi sfrutta la povertà, chi alimentala povertà, chi strumentalizza la povertà.
E in questo amore, azione e poesia sono la stessa cosa, perchè il nostro compito è quello di trovare la poesia che è nelle cose e portarla nelle azioni dell’uomo che irrazionalmente cerca di negarla, perchè la teme, perchè non la può gestire e non la può comprare.
ultimo