PROBLEMA DROGA: PENSIAMO RAZIONALMENTE AI POSSIBILI RIMEDI

Egregio Direttore,
mi ha fortemente impressionato la notizia del maxisequestro di ben TRE TONNELLATE e 600 CHILI di HASHISH effettuato dalla Polizia di Milano a bordo di uno yacht proveniente dal Marocco a fine settembre u.s. Per curiosità ho rivisto la notizia su Google e con grande sorpresa e sgomento ho letto di numerosi altri “maxisequestri” avvenuti recentemente in diverse località del nostro Paese. Una riprova, se pur ce ne fosse ancora bisogno, della entità e della GRAVITÀ DEL FENOMENO e della ramificazione delle potenti organizzazioni criminali interessate a questo ben redditizio traffico. La gente evidentemente continua a drogarsi, infischiandosi delle leggi e dei divieti vigenti. E i delinquenti del traffico prosperano pressoché indisturbati . Se questa è la situazione attuale dopo tanti decenni di LOTTA ALLA DROGA significa semplicemente che ABBIAMO SBAGLIATO TUTTO! E’ doveroso ammetterlo. Non basta evidentemente l’informazione e la “prevenzione” come da alcuni (come il dr. Passarotti) ingenuamente sostenuto, non bastano i buoni propositi, bisogna rivedere tutta l’impostazione che “ipocritamente” -questa è la mia opinione- si è data al problema sull’onda del “buonismo” e del “proibizionismo” legati a un malinteso spirito cristiano oggi imperanti in Italia, privilegiando la cura, cioè il “recupero” (a posteriori) dei tossicodipendenti, ad una prevenzione “razionale”, cioè alla ricerca e alla rimozione delle cause che stanno alla radice del fenomeno.
Così i drogati (permanenti o occasionali) sono aumentati, la criminalità legata alla droga pure, le carceri ed i tribunali sono intasati per reati che andrebbero depenalizzati o almeno sostituiti da pene alternative, e la grande criminalità del traffico di droga continua (nonostante i maxi e minisequestri) ad operare traendo enormi profitti (riciclando poi il denaro in attività lecite in sleale concorrenza con la imprenditoria sana del Paese). La Giustizia e le Forze dell’Ordine non possiedono evidentemente mezzi sufficienti per questa “impari lotta” contro le forze del male che come un cancro stanno rovinando la nostra società, e soprattutto la nostra gioventù (già bastonata pesantemente dalla malapolitica degli ultimi due decenni!).
COSI’ NON SI PUO’ PIU’ ANDARE AVANTI ! E’ ora che anche i cosiddetti “benpensanti” si sveglino dal torpore e superino quelle prevenzioni e quelle remore moralistiche che finora hanno loro oscurato la ragione. LA SITUAZIONE a detta di tutti E’ DRAMMATICA e ne va ricercata SUBITO UNA QUALCHE SOLUZIONE. Perché allora non prendere in considerazione (anziché rigettarla a priori) la possibilità di varare NUOVE LEGGI che introducano una LIBERALIZZAZIONE CONTROLLATA della DROGA, come già da me e da altri proposto più di 20 anni fa, senza scandalismi o prese di posizioni preconcette legate a falsi moralismi ? Se coi metodi attuali non ne siamo venuti a capo perché non ricercarne di nuovi e diversi ? Impostando razionalmente il problema penso che sia possibile trovarne una soluzione valida e concordata da tutti, laici, cattolici, ebrei, musulmani e quanti altri pensino al bene ed al progresso civile della società.

Giovanni Dotti