"L’architettura del mondo" è il titolo della mostra che viene inaugurata domani alla Triennale di Milano e visitabile dal 9 ottobre al 10 febbraio. Infrastrutture, mobilità, nuovi paesaggi, sono le tematiche oggetto dell’allestimento che si compone di quattro sezioni di cui una, quella storica, attraversa le altre tre che espongono opere e progetti relativi a ciò che si produce al di fuori del nostro paese, a ciò che stato realizzato o è in corso d’opera in Italia e, infine, a ciò che inizia a presentarsi come un quadro geografico a scala globale al quale le nuove grandi infrastrutture si rapportano.
La sezione storica, sul Novecento, presenta opere note come i disegni di Le Corbusier per Algeri o quelli di Saarinen per la stazione di Helsinki, ma anche esempi di creazione di spazio pubblico e valore ambientale, come il metro di Mosca. Una sezione è sulla grande ingegneria italiana, in Italia e all’estero, tra gli anni ’50 e ’70. La sezione dedicata ad opere recenti prodotte al di fuori del nostro paese presenta un catalogo aggiornato di opere, suddivise per temi, alcune delle quali possono costituire un modello per chi come l’Italia deve recuperare un ritardo accumulato nel corso degli ultimi anni.
La sezione dedicata al panorama nazionale offre quanto è in corso d’opera o è da poco stato realizzato mettendo in luce, in particolare, alcune situazioni in cui il rapporto tra infrastrutture, architettura, arte, paesaggio, città, ha assunto un ruolo particolare sviluppando esiti interessanti e inediti come testimoniano i casi di Reggio Emilia, Napoli, Perugia, Venezia. Nell’ultima sezione della mostra oggetto dell’attenzione sono colossali opere a difesa delle sabbie o del vento, destinate all’approvvigionamento idrico o energetico ad una circolazione "globale".