Domani presso il salone delle rappresentanze della Camera di commercio di Messina un convegno dal titolo – “Difficoltà versus disturbo: la plasticità cerebrale non è utopia …" DSA tra clinica, pedagogia e normativa. Rivolto a genitori, studenti, professionisti in campo sanitario, riabilitativo e scolastico, psicopedagogico. L’evento inoltre, data la validità scientifica, è
stato riconosciuto con accreditamento per Educazione Continua in Medicina per i clinici, i medici, e le figure sanitarie della riabilitazione. L’obiettivo dell’incontro è creare un raccordo tra il sistema scolastico, sanitario e familiare attraverso la condivisione dei maggiori contributi della ricerca neuropsicologica e la condivisione di buone prassi operando nella prevenzione e precoce individuazione dei DSA. Per l’occasione si avrà la partecipazione e il coinvolgimento degli esponenti in campo sanitario, clinico e scolastico di riferimento per i disturbi specifici dell’apprendimento della Provincia di Messina quali: la Prof.ssa Antonella Gagliano (Prof. Aggregato di NPI, Università degli Studi di Messina, formatore tecnico AID) il Prof. Clemente Cedro (Prof. Aggregato di Psichiatria, Università degli Studi di Messina) il Dott. Danilo Perri (Pediatra, segretario provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri), la Dott.ssa Concetta Barone (Rappresentante Provinciale per i DSA Ufficio Scolastico di Messina). Interverranno anche esponenti di chiara fama in ambito nazionale e internazionale per il contributo di ricerca apportato nel potenziamento e intervento sui DSA: la Prof.ssa Daniela Lucangeli (Professore Ordinario di Psicologia dello sviluppo Università di Padova, membro dell’Osservatorio nazionale sull’infanzia Membro eletto nell’international academy for research in learning disabilities, membro COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO di cui all’art. 7, comma 3, della Legge 170/2010 – RESPONSABILE SCIENTIFICO del Centro Regionale di Ricerca e Servizi Educativi per le Difficoltà di Apprendimento di Padova- Presidente nazionale CNIS) e la Prof.ssa Elisabetta Genovese (Professore Associato in Foniatria ed Audiologia e Presidente del corso di Laurea in Logopedia Università di Modena e Reggio Emilia). Entrambi alti esponenti e membri del comitato tecnico-scientifico che ha collaborato per la stesura delle linee guida per la scuola e nella Commissione per la Consensus Conference e nel Panel di revisione interassociativo sulla verifica e aggiornamento della Consensus Conference. Con sempre maggiore frequenza si ascoltano genitori ansiosi ed insegnanti preoccupati per l’aumento delle difficoltà di apprendimento che bambini e ragazzi incontrano in età scolare. Talvolta questo può dipendere da patologie specifiche che bloccano o rallentano l’avanzare dello sviluppo scolastico, ma molto più spesso si tratta semplicemente di bambini che necessitano di buone strategie di apprendimento e percorsi specifici di potenziamento per ridurre le difficoltà funzionali I genitori e i professionisti che operano in ambito scolastico vanno aiutati a non confondere sintomi simili e cause, conseguenze e bisogni diversi. Bisogna riconoscere la patologia ma non patologizzare ciò che è educabile, e non si possono subire condizionamenti perché si rischia più di quanto si aiuti. I disturbi dell’apprendimento non possono superare il 2,5 – 3% della popolazione. Questo secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità. Invece a scuola fanno fatica 5 bambini su 25: non è possibile. Quello che sappiamo senza alcun dubbio, è che in età plastica del cervello, dal nido fino all’università, ci sono enormi possibilità di intervenire sulle capacità di apprendimento. Le attuali ricerche sottolineano quanto sia significativamente relata la pregressa difficoltà linguistica sulle capacità di acquisizione del codice scritto-testuale e numerico, ed in generale sul successo scolastico (Zoccolotti, Friedmann 2012, Menghini 2009, Pennington 2006) l’apporto professionale del logopedista consente concretamente di operare in prevenzione e precoce individuazione poiché è la sola figura sanitaria della riabilitazione deputata alla valutazione del quadro linguistico comunicativo. L’obiettivo dell’incontro è creare un raccordo tra il sistema scolastico, sanitario e familiare attraverso la condivisione dei maggiori contributi della ricerca neuropsicologica e la condivisione di buone prassi operando nella prevenzione e precoce individuazione dei DSA. Durante lo svolgimento delle sessioni di lavoro Saranno trattati attraverso lezioni magistrali i seguenti contenuti: lo stato attuale della ricerca cognitiva e del contributo delle neuroscienze sui DSA; i domini specifici nella cognizione numerica, apprendimento e linguaggio al fine di strutturare programmi di potenziamento funzionali; conoscere gli strumenti di screening condivisi dalle Linee guida, i principali elementi di rischio di dsa in età prescolare e l’importanza che assume la corretta strutturazione del linguaggio nella maturazione dei prerequisiti all’apprendimento; confronto fra le linee guida emanate in campo sanitario e scolastico; conoscere gli effetti devastanti nel processo di plasticita’ cerebrale determinati dal fenomeno dell’impotenza appresa.