Adipso e Simspe, patto per combattere la psoriasi nelle carceri

ADIPSO (Associazione per la difesa degli Psoriasici) e SIMSPe-onlus (Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria) uniscono le proprie azioni a sostegno della salute delle persone detenute nei 211 Istituti Penitenziari Italiani. E lo fanno in occasione del 29 ottobre, Giornata Mondiale della Psoriasi, lanciando l’allarme su questa malattia, presente nelle carceri italiane, spesso non diagnosticata o non curata. La sanità penitenziaria – spiegano le due organizzazioni in una nota – e’ dal 2008 in capo al Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, alle Regioni ed alle singole Aziende Sanitarie Locali, ma non si è lontani dalla realtà indicando questo settore come il fanalino di coda dell’assistenza pubblica. La sanità penitenziaria è sovraffollamento, crisi economica, mancanza di strategie e soprattutto carenza di personale sanitario e di servizi, a cui consegue spesso una precaria assistenza ai detenuti. L’elevato numero di suicidi, di atti di autolesionismo, di morti naturali in giovani donne e uomini, di malattie infettive, di dipendenze patologiche, non debbono quindi stupire ma essere di monito e di sprone per chi di questa situazione e’ responsabile’. Di qui l’impegno, sottoscritto lo scorso 12 ottobre a San Martino al Cimino (VT), dai presidenti Adipso, Mara Maccarone, e SIMSPe, Sergio Babudieri, a un’azione comune sancita da un incontro in cui e’ stato concordato un percorso tra Dermatologi, Reumatologi e medici dell’U.O. di Medicina Protetta – Malattie Infettive dell’Ospedale Belcolle di Viterbo, che consentira’ alla popolazione detenuta di ricevere adeguata assistenza specialistica sia in carcere che presso lo specifico reparto ospedaliero destinato ad accogliere pazienti in stato di detenzione, diretto dal Past-President Simspe, Giulio Starnini. All’iniziativa ha anche aderito Orlando Armignacco, presidente della Societa’ Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.
Specialisti e addetti ai lavori, sono infatti convinti che nel contesto carceri ‘e’ corretto occuparsi non solo di HIV, epatite B e C e Tubercolosi ma anche di altre malattie invalidanti come la Psoriasi, favorite dalle condizioni di stress estremo in cui si e’ costretti all’interno degli istituti penitenziari’.
‘Fino ad oggi- sottolineano Adipso e Simspe – non sono disponibili dati sulla prevalenza della Psoriasi tra i detenuti, ne’ sulla qualita’ delle cure apprestate. Sappiamo pero’ che i detenuti che giornalmente sono presenti nelle nostre carceri sono oltre sessantacinquemila e sappiamo che la Psoriasi se non diagnosticata puo’ solo progredire e se non curata puo’ rappresentare una vera e propria tortura fisica e psichica. Non conoscere la reale entita’ del problema non esime quindi i responsabili della cosa pubblica dall’interessarsi della salute anche di un solo uomo’.
‘La Societa’ civile che oggi vogliamo rappresentare – concludono – deve cogliere l’occasione di questa Giornata Mondiale della Lotta alla Psoriasi per richiamare l’attenzione delle Istituzioni, partendo proprio dalla Psoriasi. Sono necessarie strategie precise di contrasto come quella dell’estensione alle persone detenute dell’assistenza fornita presso i Centri Dermatologici italiani accreditati per tale patologia’.