I disturbi del sonno causano performance lavorative basse, peggioramento delle prestazioni sessuali, aumento delle difficoltà attentive e di apprendimento scolastico per un italiano su due. La causa di questo ‘male’ esiste ma è poco conosciuta: le patologie nasali. Per questo motivo l’Accademia italiana di citologia nasale (Aicna) presenterà, in una conferenza stampa il 6 novembre a Roma presso l’hotel Nazionale in piazza Montecitorio 131 alle ore 11, la prima Giornata nazionale ‘Il mio naso ribelle’ in programma in tutto il Paese l’8 novembre, per sensibilizzare la Comunità Scientifica e il Ministero della Salute a riconoscere le riniti non allergiche, in quanto "una diagnosi corretta attraverso la citologia nasale permetterebbe ai pazienti di seguire terapie mirate che migliorerebbero la loro qualità di vita". Dalle riniti "non si guarisce, ma attraverso una buona terapia è possibile tenerle sotto controllo evitando che si inneschino quegli effetti secondari che potrebbero poi richiedere interventi chirurgici, dalle poliposi nasali ai turbinati, o ancora che potrebbero causare problemi bronchiali tali da rendere la cura molto più complessa". Ad affermarlo è la psicoterapeuta e docente in psicoanalisi a Bari, Stella Daniele, che ha aggiunto: "La giornata nazionale è necessaria perchè le riniti croniche possono innescare nei soggetti predisposti una diminuzione dell’autostima, stati d’ansia e irritabilità, fobie e depressione".