A rigor di logica il Web dovrebbe evolversi, paradossalmente uno dei social network più all’avanguardia della Rete sembra avviato verso una triste regressione. Il noto aggregatore di notizie sembra aver perso l’anima ovvero la sua linfa vitale rappresentata dalla partecipazione degli utenti alla formazione della stessa notizia. Una sorta di declassamento, che pone Oknotizie alla stregua di tanti sterili contenitori di notizie presenti su Internet.
Oknotizie appartenente al portale Virgilio, perda totalmente la sua funzione partecipativa, regredendo così da web 2.0 a 1.0. In sostanza al bando le opinioni, solo la mera notizia, l’unica possibilità di partecipazione è rappresentata dai commenti. Fino a qualche mese addietro tante grandi firme, presenti anche su quotidiani e periodici italiani, frequentavano il social, adesso invece si assiste a una fuga da parte di tutti gli autori di rilievo. Eppure una volta oknotizie era la culla del giornalismo partecipativo, al momento invece è solo un covo per ex-blogger con firme abbastanza sconosciute, che hanno rinunciato a pubblicare i propri contenuti, solo per mantenere quel piccolo spazio rappresentato dalla home page del sito.
In pratica permangono nella pagina principale del sito web solo quegli utenti assuefatti, che pur di ritagliarsi un piccolo spazio sul social-network hanno rinunciato anche a scrivere sui loro blog. Costoro riescono a scalare la classifica della home page, attraverso le cosiddette “cordate”, cioè lo scambio del link da votare grazie ad un gruppo su Facebook predisposto ad arte; per capirci meglio la classifica viene così falsata attraverso le richieste di voto . Le “cordate” esistono dagli albori del social tuttavia negli ultimi mesi essendosi ridotto in maniera esponenziale il numero dei semplici lettori, esse divengono l’unico modo per figurare nella pagina principale.
Dalla sua nascita, Oknotizie consentiva agli utenti di pubblicare opinioni, talvolta davvero uniche quanto interessanti, che altrimenti sarebbero restate celate sul Web. Oknotizie è stato uno splendido laboratorio d’idee, una sorta di mondo virtuale, dove era possibile affinare le proprie conoscenze e ideologie. Insomma se prima le letture e i voti dei semplici lettori anonimi riequilibravano la veridicità della classifica, adesso non esiste altra soluzione che avere un certo numero di utenze disposte a votare, al momento in cui la notizia viene rilanciata. Resta molto rammarico per dover assistere all’involuzione di quella che era una vera e propria risorsa della Rete e del giornalismo partecipativo.
Fabrizio Vinci, vinci@usa.com