Anche Rita Levi Montalcini ha deciso di farsi cremare. A prima vista la scelta tra inumazione e cremazione appare priva di connotazioni ideologiche. In realtà optare tra l’una e l’altra soluzione, implica visioni della vita e della religione completamente opposte. A preferire la cremazione, nella stragrande maggioranza dei casi, sono gli atei, gli agnostici, i razionalisti e gli illuministi. Chi predilige l’inumazione, sono invece i credenti di tutte le religioni. Il movente è dunque inequivocabilmente religioso. Per non creare imbarazzi alla cerchia di amici e parenti, chi decide di farsi cremare giustifica la scelta con argomentazioni di carattere ecologico ambientale. Ovviamente la verità, checché non manifestata, è altra. Per comprendere le vere ragioni della cremazione, bisogna muovere da lontano. Gli atei, che forse per “pudore” preferiscono farsi chiamare laici (la stessa Montalcini si definiva tale), in realtà credono a Dio più dei praticanti. La prova? Gli “atei laici” dedicano l’esistenza a combattere le religioni, le chiese, i fedeli, le opere di Dio (la vita nascente) e Dio stesso. Se un ateo non credesse in Dio, non si curerebbe minimante delle sue “cose” e delle sue opere. Ergo: il zelante impegno contro le “divinità”, è l’inoppugnabile prova della credenza degli atei. Come spiega la filosofia, i cosiddetti “non credenti” non ammettono di riconoscersi quali figli di Dio. Probabilmente per il fatto che la filosofia seria e gli studi scientifici non sono ancora riusciti a dimostrare che l’uomo è nato dal caso, gli “atei credenti” si sono rassegnati (anche se l’orgoglio impedisce loro di ammetterlo) a riconoscersi creati da un Creatore. Per l’uomo moderno che ha fatto del proprio io un Dio (vedi l’illusione di ricreare in laboratorio la vita umana), “smacco” considerato un grave oltraggio. Assodato dunque che gli atei sono dei “diversamente credenti” invidiosi di non essere Dio, quale migliore chance di praticare la cremazione (vale a dire la distruzione di un corpo "partorito" da Dio) quale ultimo “schiaffo” inferto all’odiato Padre Creatore?
Gianni Toffali