”La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo rappresenta un nuovo grave richiamo alla insostenibilità della condizione in cui vive gran parte dei detenuti nelle carceri italiane. Si tratta di una mortificante conferma della perdurante incapacità del nostro Stato a garantire i diritti elementari dei reclusi in attesa di giudizio e in esecuzione di pena, e nello stesso tempo di una sollecitazione pressante da parte della Corte a imboccare una strada efficace per il superamento di tale ingiustificabile stato di cose”. E’ quanto dichiara in una nota il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
”Infatti, la Corte chiarisce che non spetta ad essa dettare ai singoli Stati le normative penali nè i criteri di organizzazione dei rispettivi sistemi penitenziari, ma ribadisce le raccomandazioni venute dal Consiglio d’Europa affinchè gli Stati prevedano adeguate misure alternative alla detenzione, riducendo il ricorso alla carcerazione. In questa direzione – sottolinea il Capo dello Stato – il Parlamento avrebbe potuto, ancora alla vigilia dello scioglimento delle Camere, assumere decisioni, e purtroppo non l’ha fatto. La questione deve ora poter trovare primaria attenzione anche nel confronto programmatico tra le formazioni politiche che concorreranno alle elezioni del nuovo Parlamento cosi’ da essere poi rimessa alle Camere per deliberazioni rapide ed efficaci”.