”Nel nostro donare non è importante che un regalo sia costoso o meno. Chi non riesce a donare un po’ di se stesso, dona sempre troppo poco: anzi, a volte si cerca proprio di sostituire il cuore e l’impegno di donazione di sè con il denaro, con cose materiali” ma ”il mistero dell’incarnazione sta ad indicare che Dio non ha fatto così, non ha donato qualcosa, ma ha donato se stesso nel suo Figlio Unigenito”. Lo ha detto Benedetto XVI durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI sottolineando che qui ”troviamo il modello del nostro donare, perchè le nostre relazioni, specialmente quelle più importanti, siano guidate dalla gratuità e dall’amore”. Il Papa ha quindi ricordato che ”nel Santo Natale di solito si scambia qualche dono con le persone più vicine. Talvolta può essere un gesto fatto per convenzione, ma generalmente esprime affetto, è un segno di amore e di stima. Il pensiero della donazione – ha proseguito il Papa – è al centro della liturgia e richiama alla nostra coscienza l’originario dono del Natale: in quella notte santa Dio, facendosi carne, ha voluto farsi dono per gli uomini, ha dato se stesso per noi; Dio ha assunto la nostra umanità per donarci la sua divinità. Questo è il grande dono”. E in un nuovo tweet Benedetto XVI ha ribadito: ”Seguendo l’esempio di Cristo, impariamo a donare totalmente noi stessi. Chi non riesce a donare se stesso, dona sempre troppo poco”.