Save the Children, in Italia 1 mln bimbi a rischio povertà

L’Italia ”è sette volte in fondo alla lista nell’Europa dei 27 sugli indicatori principali relativi all’infanzia”. Peggio fanno solo Bulgaria e Grecia.

Basti considerare che quasi il 29% di bambini sotto i 6 anni – pari a 950.000 circa – vive ai limiti della povertà tanto che il nostro paese è al 21esimo posto in Europa per rischio povertà ed esclusione sociale fra i minori 0-6 anni, e il 23,7% vive in stato di deprivazione materiale.

E’ il drammatico scenario che emerge dal nuovo dossier di Save the Children: ”L’isola che non sara”’ diffuso insieme all’indagine: ”Le paure per il futuro dei ragazzi e genitori italiani” e realizzata per l’Organizzazione da Ipsos, in occasione del lancio della campagna ”Allarme infanzia”, a sostegno dell’infanzia a rischio in Italia.

”E’ un vero e proprio furto di futuro quello in corso ai danni dei bambini, adolescenti e giovani che vivono in Italia. La poverta’, nelle sue varie forme – sociale, economica, d’istruzione, di lavoro – li sta colpendo come non mai derubandoli di prospettive ed opportunita’. E con il futuro di chi e’ giovane oggi, si sta disintegrando il futuro dell’Italia tutta. Occorre dare l’allarme”, si legge in una nota dell’Organizzazione che non esita a definire lo scenario infantile italiano ”deprimente”.

”Per quantificare il furto di futuro che si sta commettendo ai danni delle giovani generazioni, Save the Children ha utilizzato 12 indicatori Eurostat che permettono di comparare le chance dei bambini italiani con quelle dei loro coetanei europei . Il risultato, riassunto in 5 mappe e classifiche dei 27 paesi dell’Ue, compresa l’Italia, e’ deprimente”, spiega Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia.

L’Italia, ad esempio, e’ al 18esimo posto nell’Europa dei 27 per spesa per l’infanzia e famiglia, pari all’1,1% del Pil. Cosi’, i giovani disoccupati sono il 38,4% degli under 25, il quarto peggior risultato a livello europeo mentre i Neet (giovani che non lavorano e non sono in formazione) sono 3 milioni e 200.000 e posizionano il nostro paese al 25esimo posto su 27.

”Considerando i diversi indicatori – prosegue Neri – il nostro paese si posiziona per 7 volte oltre il ventesimo posto in classifica. Peggio dei bambini e adolescenti italiani stanno solo i minori di Bulgaria e Grecia”, riferisce l’esponente di Save the Children.

Attraverso la campagna ‘Allarme infanzia’, da oggi al 5 giugno prossimo, l’Organizzazione denuncera’ il gravissimo deficit di futuro delle giovani generazioni e chiedera’ una massiccia mobilitazione dell’opinione pubblica affinche’ le istituzioni mettano in campo interventi urgenti e strutturali in favore di minori e giovani, sempre piu’ minacciati nel diritto ad una vita dignitosa.

La campagna – che si avvale di testimonial quali Alessio Boni, Andrea Sartoretti, Filippo Nigro, Giorgio Marchesi, Marco Giallini, Paolo Conticini, Roberto Ciufoli, Rossella Brescia, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Irene Ferri – e’ curata nella creativita’ da Grey e si sviluppa intorno al concetto di ‘furto di futuro’ a cui danno corpo dei ritratti di bambini che denunciano il furto attraverso alcune frasi (”Mi hanno rubato la terza media”, ”Mi hanno rubato la mensa a scuola”).

Questi ritratti si sono visti oggi su migliaia di macchine e sui muri di Roma e Milano, o mostrate dai volontari di Save the Children in altre 14 citta’ italiane: una guerrilla metropolitana per descrivere la gravita’ della condizione di bambini e giovani e suscitare una reazione fattiva, invitando tutti a moltiplicare l’allarme denunciando il furto di futuro con una proprio messaggio sul sito www.allarmeinfanzia.it.