Il tema del rapporto tra mafia e politica, tra mafia e società civile, tra malaffare e professioni, più d’una volta è stato al centro di riflessioni di IMG Press. E più d’una volta, per dare coraggio ai cittadini, per non vivere nella totale disperazione, prendendo spunto dalle inchieste più eclatanti, per esempio quella che ha portato alla cattura di Riina Salvatore, abbiamo invitato le forze politiche, gli imprenditori, i singoli cittadini ad assumere posizioni nette contro il pericolo del coinvolgimento nella logica mafiosa. Pensiamo di poter rassicurare sulla nostra salute coloro che ci accusano di una non meglio precisata malattia mentale: da quando è diventato sapiens grazie a persone come Ultimo l’uomo libero non pensa ad altro e conforma il proprio comportamento, arrabattandosi alla ricerca di una risposta accettabile sul reale interesse dello Stato nel combattere il crimine. IMG Press ha accettato con umiltà di credere in una lotta all’illegalità possibile fino ad arrivare all’esortazione ai partiti a non proporre candidati compromessi con la mafia. Abolire, dunque, l’antimafia salottiera, quella della conquista di posti e prebende in cambio di una patente di buona condotta. Siamo convinti che il pericolo maggiore nella lotta alla mafia con personaggi di tale povertà di valori e ideali provenga, come diceva Falcone, dal cedimento alla tentazione di fare dell’antimafia uno strumento di lotta politica e basta. Questa trappola porta poi a un sostanziale immobilismo (i veti contrapposti, le pregiudiziali) che si concretizza nelle rituali relazioni a fine di guadagnare le telecamere. Si perde di vista l’obiettivo principale che è quello di mettere la politica nelle condizioni di comprendere bene i fenomeni e cercare di offrirle nuovi strumenti di contrasto e indicazioni per impedire l’infiltrazione mafiosa. La storia di persone come Ultimo, il prefetto Mori è piena di tentativi di soluzione per abbattere il crimine organizzato. La cattura di un mostro sanguinario come Riina ne è la conferma più sincera. Limpida. Il 15 gennaio sarà sempre per tutti noi giorno di festa. La gioia quando è sincera non prevede nessuna interpretazione, neppure di quelli che pensano sbagliando di essere più furbi di noi. Noi sappiamo chi tra Ultimo e loro rinnega le radici di una lotta: noi scegliamo la libertà e la gioia di stare al fianco del carabinieri dei poveri, degli umili, degli ultimi. Noi onoriamo Falcone e Borsellino e tutti coloro che sono caduti per seguire un sogno: la libertà di poter decidere il proprio destino di persone libere e senza catene.