Addio a Franca Rame, moglie del premio Nobel Dario Fo. Malata da tempo è morta nella sua casa a Milano. Doveva compiere 84 anni, essendo nata il 18 luglio del 1929 a Parabiago. E’ stata un’attrice teatrale, drammaturga e politica italiana. Dal matrimonio con Fo, nel 1954, nasce a Roma nel 1955 il figlio Jacopo. Nel 1958, insieme col marito, fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame. Nel 1968, sempre al fianco di Dario, abbraccia l’utopia sessantottina, esce dal circuito dell’ETI, fonda il collettivo Nuova Scena dal quale, dopo aver assunto la direzione di uno dei tre gruppi in cui era diviso per rispondere alla domanda del pubblico, si separa per divergenze politico-ideologiche assieme al marito: ciò porterà alla nascita di un altro gruppo di lavoro, detto La Comune. A partire dalla fine degli anni settanta partecipa al movimento femminista: inizia a interpretare testi di propria composizione come Tutta casa, letto e chiesa, Grasso è bello!, La madre. Nel marzo del 1973, viene rapita da esponenti dell’estrema destra e subisce violenza fisica e sessuale, ricordata a distanza di tempo nel lavoro ”Lo stupro”, del 1981. Il procedimento penale e’ giunto a sentenza definitiva solo dopo 25 anni: cio’ ha comportato la prescrizione del reato. Nelle elezioni politiche del 2006 si candida capolista al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria tra le file dell’Italia dei Valori. Viene eletta senatrice in Piemonte. Sempre nel 2006, Antonio Di Pietro la propone come Presidente della Repubblica: ricevera’ 24 voti. Ha lasciato il Senato nel 2008, non condividendo gli orientamenti governativi. Nell’aprile dello scorso anno viene colpita da un ictus.