Chiar.mi colleghe e colleghi, gentile personale tecnico e amministrativo, cari studenti,
desidero ancora una volta ringraziare quanti di voi hanno voluto sostenere la mia candidatura a Rettore per il sessennio 2013-19. Allo steso modo, desidero rivolgere un plauso a tutta la Comunità accademica per il senso di responsabilità che ha mostrato partecipando in modo così straordinariamente numeroso alle due tornate elettorali appena trascorse.
Ho largamente percepito che la nostra Università nelle sue varie componenti ha manifestato una chiara volontà di intervenire ed essere coinvolta, non solo nella delicata fase di ricambio del suo vertice, ma nelle future scelte che dovranno essere compiute. In questa ottica, l’intenzione del Rettore, prof. Francesco Tomasello, di voler rassegnare il suo mandato prima della scadenza naturale e in concomitanza con l’approvazione del bilancio consuntivo dell’Ateneo per l’anno 2012, è da me condivisa e apprezzata. Infatti, la scelta del Rettore in carica, in un clima di piena correttezza istituzionale, anticipa i tempi del mio insediamento, dando così avvio al mandato che la Comunità accademica, in maniera così ampia, mi ha voluto conferire.
In questo momento la mia gratitudine va certamente a quanti hanno con me voluto condividere i passaggi più importanti di una lunga campagna elettorale, ma il mio pensiero non può non essere rivolto all’intera Istituzione universitaria che nei prossimi sei anni avrò l’onore di rappresentare.
Le convergenze programmatiche realizzatesi con una larga parte del corpo elettorale su alcuni punti che io ritengo altamente qualificanti, mi lasciano ben sperare per il futuro. Non appena insediatomi, mi metterò immediatamente al lavoro in linea con i suggerimenti e le idee che sono venute e verranno numerose dalla Comunità accademica. Ritengo sia urgente: completare gli adempimenti statutari previsti dall’applicazione della Legge Gelmini ancora inevasi; avviare una serie di incontri con i Dipartimenti per realizzare un modello di governo che ne recuperi la centralità; garantire al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione il ruolo che meritano nei processi di formulazione delle decisioni, anche attraverso una più corretta separazione delle funzioni tra i Delegati del Rettore e gli Organi di Governo; predisporre, in piena sinergia con le Organizzazioni Sindacali, i passaggi necessari per attuare una riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa.
La nostra Università possiede già oggi tutte le energie per fondare su basi solide il suo futuro. Il ruolo del nuovo Rettore sarà quello di riconoscerle e costruire le condizioni affinché esse possano esprimersi al meglio e nell’interesse di tutti, nessuno escluso.
Pietro Navarra