I Radicali, a venticinque anni dalla morte e a trenta dall’arresto di Enzo Tortora, ci riprovano e il "Comitato Promotore dei Referendum" presieduto da Marco Pannella ha depositato presso la Corte di Cassazione una serie di quesiti referendari per una "Giustizia Giusta", fra cui l’abolizione dell’ergastolo. Da alcuni anni è nato fra gli uomini ombra (gli ergastolani ostativi, come si chiamano fra loro) un vero e proprio movimento, spontaneo e autonomo, che lotta per l’abolizione della “Pena di Morte Viva” (come chiamiamo l’ergastolo ostativo, che ti vieta qualsiasi possibilità di liberazione se non collabori, mettendo un altro in cella al posto tuo). E in questa battaglia di civiltà e di diritto gli uomini ombra e i radicali lotteranno insieme. Ecco alcune dichiarazioni di Carmelo Musumeci, uno degli uomini ombra che da anni combatte per fare conoscere in Italia (Patria del Diritto Romano e della Cristianità) la “Pena di Morte Viva”: Imprigionare una persona per sempre è come toglierle tutto e non lasciarle niente, solo la sofferenza e la disperazione, perché con l’ergastolo la vita diventa una malattia. La “Pena di Morte Viva” supera i limiti della ragione e fa diventare gli uomini esclusivamente corpi parlanti. L’ergastolano non può guardare in faccia il futuro. Può solo guardare il tempo che va via. Per questo molti di noi se potessero scegliere preferirebbero morire subito, adesso, in questo momento, piuttosto che nel modo orribile, progressivamente e infinitamente spaventoso, di morire un po’ tutti i giorni. Gli ergastolani più fortunati riescono ancora a sognare: i nostri sogni sono le uniche certezze della nostra vita e spesso sogniamo di riuscire ad avere un fine pena. Anche gli ergastolani sono per la certezza della pena, ma non ci fermiamo solo qui, siamo anche per la certezza della fine della pena, per avere un calendario in cella per segnare con una crocetta i giorni, i mesi, gli anni che passano.
Molti di noi non sanno più chi sono, dove sono, né dove stiamo andando: non abbiamo nessun domani, solo un passato che non passa e corriamo verso la morte. Aiutateci a fermarci, aboliamo l’ergastolo, fate vivere anche noi. Per questo chiediamo a tutti, familiari, amici e parenti di ergastolani, ma anche, e soprattutto, a tutti i cittadini che vogliono vivere in un Paese civile, di firmareper promuovere il referendum sull’abrogazione dell’ergastolo e tutti gli altri Referendum Radicali per una Giustizia Giusta.