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L’assessore alla Sanità ci ha provato anche questa volta, ha cercato di mettere la polvere sotto il tappeto mischiando dati che tra loro non sono compatibili. I numeri, che non mentono, ci rivelano come la situazione delle liste d’attesa per le pazienti oncologiche stiano precipitando vistosamente.
La situazione più grave è quella delle Molinette dove le donne che sono in attesa di un intervento al seno devono aspettare per ben 60 giorni, a rivelarlo è stato l’assessore Cavallera rispondendo ad una nostra interrogazione a risposta immediata oggi in Consiglio regionale. E’ inaccettabile anche il fatto che le donne, dopo un primo intervento al Valdese, debbano finire in fondo alle liste d’attesa degli altri presidi nel momento in cui dovessero necessitare di un secondo intervento.
Per l’assessore la decisione del TAR di prolungare la sospensiva del trasferimento e del personale dell’ospedale Valdese di Torino fino al 9 ottobre è dovuta da un tecnicismo giudiziario legato alla discussione degli analoghi ricorsi. Noi non crediamo che si tratti di ciò. Qualsiasi valutazione a riguardo della sanità piemontese deve tenere conto del crollo del livello dei servizi sanitari piemontesi.
Non siamo dunque soddisfatti della risposta che l’assessore oggi ci ha dato in aula e continueremo a monitorare i dati statistici e il livello dei servizi sanitari.
Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà