Se c’è una caratteristica alla quale Rovereto non riesce a rinunciare è quella di voler travalicare i confini. Questo ha segnato la sua storia, ha delineato l’identità dei suoi cittadini e ha originato progetti che oggi proiettano la città in una dimensione internazionale. Ne sono un esempio le istituzioni culturali e quelle che promuovono progetti che mettono al centro l’uomo, i suoi diritti, il dialogo tra i popoli. Nasce da tutto questo il Natale roveretano che non a caso si chiama Natale dei Popoli. Non è un caso che Rovereto dia il benvenuto al Natale con delle luminarie che riproducono il cielo e le sue tante stelle. Perché il cielo e le costellazioni sono le uniche cose che uniscono nello stesso momento lo sguardo di molte genti. Lì si posano gli occhi di tutti e proprio da lì parte la nuova edizione del Natale dei Popoli che punta a congiungere le atmosfere magiche della festa, da sempre sinonimo di incontro, con l’attenzione per i mondi lontani e i temi meno scontati. Per questo motivo il cartellone di eventi che ha preso il via il 22 novembre, e proseguirà fino al 6 gennaio, si trasforma anche in un vero e proprio viaggio: nelle tradizioni italiane, con i tantissimi presepi che invadono la città e i numerosi prodotti dell’artigianato; in quelle che ci raccontano di culture tutte da scoprire, come la Terra Santa – rappresentata dagli artigiani di Betlemme – e, novità assoluta di quest’anno, la Spagna. Proprio dalla penisola iberica giungono i Villancicos con la dolcezza dei loro canti a testimoniare folclore e storia di una terra – la Galizia – che da secoli è meta del “cammino” di moltissimi pellegrini. Un Natale che vive il presente, fatto di orizzonti verso cui dirigerci o volgere la nostra attenzione.
Oltre sei settimane di eventi – per avvicinarsi al Natale e per vivere le festività e il passaggio all’anno nuovo – con tante proposte tra cui scegliere: per adulti e bambini, per chi cerca lo svago e chi invece vuole scoprire altre culture; per chi va alla ricerca di un’idea regalo o semplicemente di una situazione diversa nella quale osservare le bellezze della città o incontrare gli amici.
Casette in legno, odore di resine, aria fresca, un cielo di stelle sopra la testa e magari la neve a decorare e coprire ogni cosa. Basterebbe questo per ritrovarsi improvvisamente catapultati in atmosfere d’altri tempi. È la forza della tradizione che rivive anche quest’anno nel Mercatino di Natale. Un percorso tra le proposte più diverse che vanno dall’oggettistica all’artigianato artistico, dall’abbigliamento ai dolci, dalla gastronomia ai prodotti tipici in un itinerario che attraversa il centro storico della città e permette così di scoprire palazzi sei-settecenteschi, bastioni medievali e ancora musei e piazze. E se non bastasse questo, il Mercatino di Natale vi regala anche i colori, i sapori e l’arte della Terra Santa con la tenda beduina e le produzioni degli artigiani di Betlemme. Il Mercatino di Natale si trasforma così in una continua scoperta: luogo dove scovare idee regalo originali o gustare prodotti particolari, dove ritrovarsi per un momento di festa e relax e anche per sentirsi parte di un mondo molto più vasto e grande grazie all’apporto di altre culture che arricchiscono il nostro sguardo.
Dalla tradizione ai linguaggi della contemporaneità, l’arte del presepe si rivela vitale più che mai e in un continuo dialogo con i saperi artigianali e artistici di ogni epoca. Un tema religioso che permea il fare quotidiano. E lo si può scoprire visitando le moltissime installazioni ospitate in piazze, corti e palazzi del centro storico di Rovereto. Proprio in via Roma, nel Giardino di Casa Cobelli, ci imbattiamo nell’opera di Costante e Manuel Cantamessi che ogni anno si cimentano in nuove sfide creative nelle quali ripensano e reinterpretano stili architettonici, prospettive, colori. Da tutto il mondo provengono invece i presepi Cedas CARITAS mentre guarda alle rappresentazioni medievali inaugurate da San Francesco a Greccio, il Presepe vivente di Ronzo – Chienis. Un tema forte come quello della natività non poteva rimanere estraneo all’indagine dei nuovi linguaggi creativi e Rovereto, legata a doppio filo con il contemporaneo, ospita “Dipingimi il presepe”: un percorso cittadino in perfetto stile street-art.
Il Mart – il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero festeggiano il Natale mescolando tradizioni popolari, avanguardie storiche, arte e design in una straordinaria magia ideata da Martí Guixè. L’artista catalano ha realizzato per il Natale dei Popoli 2013 due interpretazioni contemporanee del Presepe e del tradizionale Albero. La piazza del Mart ospita, dal 23 dicembre al 6 gennaio, “Presepicon” un inedito ed esclusivo presepe che accoglierà tutti i visitatori del Mart. L’installazione, posta intorno alla fontana della piazza, renderà omaggio alle forme e ai colori del lavoro di Fortunato Depero e si comporrà di sedute e tavoli che trasformeranno la piazza in una agorà natalizia. Casa Depero, invece, è la sede dell’Albero di Natale con il quale Giuxè rende ancora omaggio all’artista futurista, riproponendo una sintesi grafica delle sue forme artistiche. Un intervento leggero e delicato che ripropone, con semplici suggestioni, la simbologia della condivisione e della convivialità.