Il teatro e la matematica per spiegare i pericoli del gioco d’azzardo. Si terrà lunedì 2 dicembre, al Teatro Carcano di corso di Porta Romana 63, l’iniziativa ‘No Stop No Slot’, un appuntamento promosso dal Comune di Milano con il progetto Teatro in Matematica della compagnia Pacta dei Teatri e lo stesso Teatro Carcano. La giornata prevede una doppia messa in scena dello spettacolo “Il caso, probabilmente: una partita a dadi”. Alle 11.30, la rappresentazione è dedicata agli studenti delle scuole medie superiori mentre, alle 20.30, è aperta al pubblico. La spettacolo serale sarà preceduto, alle 19.30, da un incontro con alcuni matematici del Politecnico di Milano che illustreranno in modo umoristico i concetti di calcolo delle probabilità applicati al gioco d’azzardo. Nel corso dell’evento, sia in mattinata sia in serata, sarà possibile firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d’azzardo, recentemente lanciata da Terre di mezzo, Legautonomie e dagli oltre 300 primi cittadini che hanno sottoscritto il “Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo”.
“Sensibilizzare i più giovani e tutta la città con iniziative gradevoli e di intrattenimento – ha detto Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute – è forse più efficace di tante altre iniziative. La lotta ai rischi che possono scaturire dal gioco d’azzardo ci riguarda tutti ed è una sfida prima di tutto culturale. Altrettanto importante è darsi da fare per contrastare la diffusione impazzita di sale gioco, slot machines e videopoker. Per questo invitiamo i milanesi a sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare che anche il Comune di Milano ha contribuito a promuovere”.
“Attraverso il teatro – ha spiegato Maria Eugenia D’Aquino, curatrice del progetto Teatro in Matematica – verranno svelati alcuni importanti segreti matematici che possono difenderci dalle insidie del gioco d’azzardo. Una reale conoscenza delle regole del caso e delle probabilità da parte delle persone potrebbe incidere sulla scelta di giocare e, di conseguenza, salvaguardare se stessi sul piano della salute e della condizione economica”.