Terre des Hommes plaude all’iniziativa del deputato Chaouki Khalid, che da ieri permane nel CPSA di Lampedusa per sensibilizzare le istituzioni e i media sulla necessità urgente di un trasferimento di tutti gli ospiti presenti, con priorità assoluta per i minori, in strutture d’accoglienza adeguate. “Siamo fortemente preoccupati per le condizioni dei più di 200 migranti (di cui 6 minori) chiusi a Contrada Imbriacola, alcuni dei quali sopravvissuti ai naufragi di inizio ottobre”, dichiara Federica Giannotta, Responsabile Diritti dei Bambini di Terre des Hommes. “La nostra organizzazione è ancora in attesa della nuova autorizzazione a tornare sull’isola con il progetto Faro di sostegno psicologico e psicosociale ai Minori Stranieri Non Accompagnati e ai bambini in arrivo con le famiglie, finanziato peraltro da fondi privati”.
Terre des Hommes ha più volte ribadito la necessità di una revisione delle procedure di accoglienza dei migranti, primi fa tutti i minori, in modo tale che possano davvero rispondere ai principi di rispetto della dignità umana e di protezione, soprattutto dei minori, richieste dal del diritto umanitario internazionale, nonché a bene vedere, dalla stessa legge italiana. Terre des Hommes coglie l’occasione per sottolineare l’urgenza di prevedere un’accoglienza in luoghi diversi, realmente improntati al rispetto ed alla protezione, per i minori soli in arrivo in Italia nonché per le famiglie che portano al proprio seguito bambini. In attesa di un indispensabile cambiamento della politica di accoglienza chiediamo la massima trasparenza delle operazioni di accoglienza e protezione dei migranti, il libero accesso ad avvocati, magistrati, operatori umanitari e giornalisti nelle strutture. Il prolungarsi della permanenza all’interno del centro oltre le 96 ore aumenta fortemente il rischio di esporre i migranti a ulteriori sofferenze e sopraffazioni dopo il loro viaggio per giungere in Italia. Terre des Hommes ha da poco concluso la prima parte del progetto Faro III di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle famiglie con bambini, finanziato dalla Fondazione Prosolidar. Il nuovo intervento, che segna la terza fase del progetto Faro iniziato due anni fa durante l’Emergenza Nord Africa, rientra nella Campagna ‘Destination Unknown’ della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 35 milioni (fonte UN Committee on the Rights of the Child).
Nel 2011 Terre des Hommes aveva avviato un progetto di assistenza giuridica e legale ai minori migranti in Lampedusa (Faro I), che è proseguito nel 2012 con un ciclo di incontri di formazione legale e sociale degli operatori di comunità (Faro II) in sette città italiane. Faro III è finanziato privatamente da Fondazione Prosolidar (http://www.prosolidar.eu/), realtà che da tempo segue e sostiene l’azione di Terre des Hommes in questo delicato ambito. Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 72 paesi con oltre 1.200 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano.
Per informazioni: www.terredeshommes.it