Carta o digitale per studiare all’Università? Per la prima volta una mappa di come gli universitari studiano usando supporti diversi. E una prima evidenza: più che su cosa si studia è importante il come. Sarà presentata lunedì 31 marzo alle 16 a Roma (Sala del Primaticcio della Società Dante Alighieri – Piazza Firenze, 27) al convegno “Il futuro è nei libri che leggi.* Editori e tecnologie per lo studio universitario” l’indagine condotta dall’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con Consiglio Universitario Nazionale (CUN), Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) a cui hanno partecipato oltre duemila studenti universitari tra i diciotto e trent’anni nell’ambito del concorso è-book, all’interno del Maggio dei libri. Una fotografia precisa di come i giovani studiano oggi all’Università e sulle aspettative per domani, utile agli editori per orientarli nelle loro scelte editoriali, ma altrettanto a chi ha responsabilità politiche in materia. L’indagine costituisce il cuore dell’ebook a cura di AIE e Marina Micheli, Stili di studio degli universitari italiani tra carta e digitale, in uscita proprio il 31 marzo sulle principali piattaforme online per la collana tutta digitale dei Quaderni del Giornale della Libreria. Il programma dell’incontro – Il convegno, introdotto dai saluti del presidente della Società Dante Alighieri Paolo Peluffo, si aprirà con l’intervento di Mirka Daniela Giacoletto Papas, presidente del gruppo accademico professionale di AIE (Gli editori per la didattica universitaria).
Seguirà la presentazione dei risultati dell’indagine a cura di Piero Attanasio di AIE e quindi una tavola rotonda sulle aspettative per lo studio di domani: interverranno Luigi Proserpio dell’Università Bocconi di Milano, Paolo Rossi del CUN, Claudia Napolitano, consigliera AIE, Pisa University Press, Francesco Giuffrè di ANITEC e Giovanni Ragone, DigiLab Università La Sapienza. Porterà le conclusioni il presidente degli editori Marco Polillo.