Da uno dei più prestigiosi Festival del cinema al 29° TGLFF. Sono nove i titoli presentati all’ultima Berlinale che il Torino Gay & Lesbian Film Festival propone in anteprima nazionale dal 30 aprile al 6 maggio: in concorso tre lungometragg i, un cortometraggio e un documentario; fuori concorso due lungometraggi e due cortometraggi.
Hanno vinto i Teddy Awards – i premi che il Festival di Berlino assegna ai film con tematiche GLBT – due titoli che il TGLFF presenta nel Concorso lungometraggi. Si tratta di Der Kreis (The Circle) dello svizzero Stefan Haupt e di Hoje eu quero voltar sozinho (The Way He Looks) del brasiliano Daniel Ribeiro, versione “estesa” dell’omonimo cortometraggio che nel 2011 vinse il Concorso cortometraggi al TGLFF. Il primo, ambientato nella Zurigo degli anni ’50, parla di un club gay – chiamato Der Kreis – dove nasce l’amore fra Ernst e la drag queen Robi Rapp, alterna la narrazione cinematografica alla memoria storica con inserti nel genere documentario. Il secondo affronta la storia di Leo, un adolescente ipovedente, la cui vita è stravolta dall’arrivo di un nuovo compagno di classe, Gabriel.
Un altro titolo, in arrivo dalla Berlinale, concorre nei lungometraggi. È Test, dell’americano Chris Mason Johnson (a Berlino nella sezione Panorama), pluripremiato all’Outfest di Los Angeles. Ambientato nella San Francisco degli anni ’80, il film segue un giovane ballerino innamorato di un suo compagno di danza: sullo sfondo la paura dell’Aids, l’introduzione del test per l’HIV e il panico all’interno della comunità GLBT.
Sempre dalla sezione Panorama di Berlino provengono altri due film. The Dog degli americani Allison Berg e Frank Keraudren, in competizione al TGLFF tra i documentari, che racconta la vera storia di John Wojtowicz, l’uomo che ispirò il famoso film di Sidney Lumet, Quel pomeriggio di un giorno da cani. L’altro titolo è Ye (The Night), opera prima del ventunenne cinese Zhou Hao (programmato nella sezione “Forever Young”). Il film racconta la storia di Tuberose, giovane ragazzo che vende il proprio corpo in un vicolo della metropoli cinese Chongqing, coinvolto in una morbosa relazione a tre con la prostituta Narciso e un cliente di nome Rose.
Sempre in “Forever Young” sono presenti anche due dei tre cortometraggi “berlinesi” scelti dal TGLFF: iBhokhwe (The Goat) di John Trengove su un antico rituale di circoncisione sudafricano e El carro azul (The Blue Car) della tedesca Valerie Heine. Il terzo, Vetrarmorgun (Winter Morning) di Sakaris Stórá, primo film a tematica gay proveniente dalle Isole Faroe, è incluso nel Concorso cortometraggi.
Nell’Open Eyes dedicato al regista sudcoreano Leesong Hee-il, infine, c’è Ya-gan-bi-haeng (Night Flight), grande successo a Berlino, atto di accusa contro il bullismo e ultimo film del regista sudcoreano cui il TGLFF riserva un omaggio.