A partire dal 26 maggio e fino al 12 giugno 2014, la Finlandia sbarca a Milano. “Caffè Helsinki”, patrocinato dal Comune di Milano, è il festival dedicato alla cultura finlandese che per diciotto giorni invaderà molti luoghi e spazi della città, fra i quali la GAM Galleria di Arte Moderna, lo Spazio Oberdan – Cineteca di Milano, la Cascina Cuccagna, la Biblioteca di Parco Sempione, la Biblioteca Sormani, la libreria Gogol&Company.
“La fortuna ha creato per questa manifestazione una connessione molto particolare – ha commentato oggi l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –: il primo giorno di Festival coincide infatti con un evento straordinario per la città, il grande concerto della Filarmonica della Scala diretto dal grande direttore Esa Pekka-Salonen in piazza del Duomo. Questa coincidenza fortuita ha consentito di arricchire il programma con la presenza di un grande personaggio del mondo della cultura finlandese, che sarà alla GAM di via Palestro l’11 giugno prossimo per parlare, ovviamente, di musica”.
Il progetto di Iperborea nasce dalla considerazione che in una città a vocazione europea e internazionale come Milano si possa trovare il punto d’incontro tra l’Italia e i paesi del Nord Europa, e l’accoglienza e il dialogo con tutti quelli che vi hanno trovato (ieri come oggi) un nuovo habitat di vita e di cultura. Con Caffè Helsinki, Iperborea continua la sua missione di avvicinamento e scambio tra la cultura scandinava e il nostro paese, cominciata nel 1987 con la ricerca, la traduzione e la pubblicazione delle maggiori opere letterarie classiche e contemporanee del Nord Europa in Italia, e proseguita con l’ideazione e l’organizzazione di tre festival dedicati alla scoperta della cultura olandese, danese e svedese, Caffè Amsterdam nel 2010, Caffè Copenaghen nel 2012 e Caffè Stoccolma nel 2013.
Il 2014 sarà dunque dedicato alla Finlandia con Caffè Helsinki: un viaggio nella cultura finlandese sia per ricercare una testimonianza nei suoi autori classici (dal grande autore di romanzi storici Mika Waltari alla irriverente creatrice dei Mumin, Tove Jansson), sia per gettare uno sguardo sulla scena culturale contemporanea: vivace, rilevante, internazionale, ecologica e cosciente delle proprie risorse, che spazia dal cinema alla letteratura, dall’arte alla gastronomia.