di Vincenzo Mannello
"Mare Nostrum" Nobel della Pace ? La proposta del ministro Lanzetta, estesa pure a Sicilia, Calabria, Puglia e comprensiva della "enclave" di Lampedusa é stata amplificata dalla Rai e pure da varie altre clientele politiche e mediatiche. Ci sarà motivo per ovvie polemiche sulla funzione della Marina Militare (??) nell’operazione di salvataggio in mare dei migranti, clandestini o profughi che siano. Poi si vedrà come finirà a Stoccolma. Personalmente non entro in questa occasione sulla specificità della missione umanitaria di salvataggio. Sarei di troppo visto che ne discutono tantissimi altri e anche se sono convinto che il Nobel sia preventivabile… in fin dei conti se lo ha vinto un guerrafondaio come Obama, tutto è possibile. Però colgo l’occasione per lanciare una proposta che (molto modestamente) ritengo "rivoluzionaria": "Mare Lorum" per italiani. Visto che milioni di connazionali versano in gravissime difficoltà economiche "sotto la soglia di povertà", che centinaia di migliaia sono sull’orlo della disperazione e non trovano piú come arrangiarsi, che decine di migliaia dormono per strada, in auto rottamate, stazioni, edifici abbandonati e altro (senza essere barboni volontari) e che a centinaia di suicidano perché oramai giunti al capolinea…, visto tutto questo organizziamo qualcosa che possa richiamare davvero l’interesse dello stato. Iniziando dai piú disperati,si creino punti di raccolta nelle isole (Pantelleria potrebbe andar bene, per non disturbare piú Lampedusa e la sindachessa) e lungo alcune spiagge fornite di appositi porticcioli. Lì convergano,dopo viaggi "della speranza", le frotte di disperati nostrani pronte a tutto pur di sopravvivere. E dagli appositi imbarcaderi vengano fatti partire a bordo di pescherecci in disuso, gommoni e yacht sequestrati alla mafia per il mare aperto…. direzione Siria. Non Libia, mi raccomando, per non "interferire" con la "altra", quella del Nobel. Giunti in alto mare, così a caso dico tra Grecia ed Egitto, personale volontario specializzato dovrebbe lanciare l’SOS perché qualcuno li venisse a raccogliere e riportasse in Patria (??). Dove, premurosamente potrebbero trovare accoglienza in qualche struttura (per anni) provvisoria. Con consegna pure di una diaria giornaliera (non granché ma sempre maggiore del nulla che ricevevano prima). Che ne pensano i lettori ? È ovviamente un abbozzo,tecnicamente il tutto va organizzato (la fortuna ci protegga) in appositi "tavoli" di concertazione…. ma credo proprio si possa fare… no ? Per non confondere le "missioni umanitarie" una distinzione va fatta: "Mare Nostrum" resta la prima quella per gli stranieri. La seconda, per gli italiani, la chiameremo "Mare Lorum" e, magari, la potremmo "esternalizzare" agli "esperti" libici, egiziano o levantini in genere.