Lo spettacolo live del re italiano del Jazz Enrico Rava insieme al chitarrista Francesco Diodati ha emozionato con una intensità prolungata dalle geniali “piroette” musicali del Duo per tutto il pubblico dell’Accademia Filarmonica di Messina e l’Associazione “Bellini”. Il concerto ha preparato il terreno per un altro evento raffinato della Stagione 2014-‘15 che si svolgerà questa sera ore 19, al Teatro Vittorio Emanuele: la Camerata Rco, ensemble olandese estrapolato dall’Orchestra del Royal Concertgebouw, sarà interprete d’onore di un genere classico e sceglie Messina tra le numerose richieste di esibizioni nel mondo.
La coppia artistica Rava-Diodati, collaudata dall’inizio di quest’anno, ha avviato i propri recital, a partire dallo scorsa estate, con un repertorio che si diffonde tra le musiche di Rava, gli standard Jazz e le divagazioni su armonie improvvisate. Il trombettista ha riconosciuto in Diodati un virtuoso eccelso della chitarra, malgrado la giovane età (ora 31enne). Ma il loro incontro risale a circa 11 anni fa (ci raccontano in un’intervista a fine concerto), quando Rava ascoltò, per la prima volta a Siena, Francesco, durante il periodo di specializzazione di quest’ultimo, in occasione di un festival, sul palco con altri strumentisti. L’esecuzione di un brano fu “talmente brutta ma eccentrica” da attirare l’attenzione del Maestro triestino. Dunque, Rava ha sempre coniugato il suo amore per il Jazz alla sperimentazione di nuove avventure con artisti creativi quali Diodati a cui ha proposto, sempre dal 2014, di far parte del suo “New Quartet”. Ed è proprio dal futuro disco di questo gruppo che Rava estrae un pezzo per il concerto peloritano al Palazzo della cultura. La melodia si presenta struggente, lenta, soave con i due strumenti in perfetta sinergia ma non ha ancora un titolo. Allora Rava, alla fine di questa performance, invita gli spettatori a suggerirne uno! La fatica discografica, che verrà registrata a gennaio 2015 con Diodati e gli altri componenti del quartetto (Gabriele Evangelista – contrabbasso e Enrico Morello – batteria), dovrebbe uscire nel corso del nuovo anno. Il trombettista apre lo spettacolo insieme al suo collega, sin da subito, in modo molto personale interpretando il pezzo “Wild dance”, tratto dal suo album “Ragazzi selvaggi” uscito nel 1998. Poi, ha reso omaggio con il brano “Retrato em branco e preto” a tre musicisti di cui è grande estimatore: Antonio Carlos Jobim e Chico Buarque che l’hanno composto e Chet Baker che l’ha suonato magnificamente.
Tra corde pizzicate e padronanza scenica che mostra anni di studio tecnico con la chitarra e cultura musicale di Diodati, il Duo ritorna ad esprimersi con una versione fantasiosa dello standard Jazz "I’m Getting Sentimental Over You", registrato negli anni Trenta da Tommy Dorsey e dalla sua Orchestra, con un testo scritto da Ned Washington e musica da George Bassman. Questa interpretazione si rivela colma di picchi incantevoli di tromba e chitarra, di tanti dialoghi sfrenati ed energici tra le due ma anche con momenti soft. L’ambasciatore italiano del Jazz lascia molto spazio a Francesco.
Il carisma di Rava è inarrivabile, dall’alto dei suoi 74 anni. Ma l’incedere del bravo e vivace Diodati è risaltato dai suoi assoli che si calano in un’atmosfera talvolta morbida, talvolta grintosa. Non poteva mancare l’esecuzione di “My Funny Valentine”, scritta da Richard Rodgers e divenuta immortale ancora con Baker che visse in Italia per motivi non proprio piacevoli. Il bis è stato affidato al pezzo accattivante “Estate”, l’unico standard che appartiene alla tradizione italiana, scritto da Bruno Martino, con uno stile da night club, molto celebre e spesso inciso anche da jazzisti non italiani. Rava confessa che “sembrava carino dedicarlo alla città dello Stretto”.
Si ricorda che la Camerata Rco, intratterrà questa sera (domenica 23 novembre), ore 19, la platea del Teatro “Vittorio”, in collaborazione con l’Ear Teatro di Messina. La formazione fa capo all’istituzionale Orchestra del Royal Concertgebouw, in arrivo da Amsterdam e sarà costituita da: Annebeth Webb al violino, Rob van de Laar al corno e Frank van de Laar al pianoforte. Il programma musicale è incentrato su Beethoven e Schumann.