Da Sabato 29 Novembre è in corso di svolgimento presso la Chiesa di Santa Francesco all’Immacolata di Viale Boccetta la tradizionale Novena in onore della Vergine Immacolata in cui si venera da secoli un antico ed artistico simulacro argenteo. I Frati Minori Conventuali, che reggono la medievale basilica francescana, hanno stilato anche per quest’anno un ricco programma in occasione della significativa e sentita ricorrenza religiosa che vede oggi giorno, fino all’8 Dicembre, alle ore 16.45 il novenario predicato quest’anno da Frà Giuseppe Di Fatta, dell’Ordine dei Frati Minori. I festeggiamenti culmineranno Sabato 8 dicembre con la Santa Messa solenne delle ore 10.00 presieduta da S. E. l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana e nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.00, la tradizionale processione per le vie del centro storico che vedrà percorrere anche la Via XXIV Maggio in modo da poter effettuare una sosta davanti al Monastero di Montevergine.
L’itinerario completo del corteo religioso, prevede il passaggio sul Viale Boccetta, Piazza Fontana Arena, Via Longo, Via San Giovanni di Malta, Via XXIV Maggio, con sosta al Monastero di Montevergine, Via Oratorio San Francesco, Piazza Duomo, con la consueta sosta innanzi alla Basilica Cattedrale, e, novità di quest’anno, ritorno sul Corso Cavour, per proseguire su Via Garibaldi, Piazza Filippo Juvarra, Via Fata Morgana, Via Mons. D’Arrigo, Piazza Casa Pia, Piazza San Vincenzo, Via Concezione, Viale Boccetta, Via Fratelli Bandiera e rientro in Chiesa.
Il culto alla Vergine Immacolata a Messina è molto sentito ed antico in quanto, fin dal 1647, il Senato di Messina volle nominarla "Patrona Particolare" della Città. Oltre ad essere stata Patrona Principale del Regno delle Due Sicilie, attualmente è riconosciuta come Patrona della Sicilia insieme a San Francesco di Paola. Segno tangibile di questo forte legame devozionale al il titolo mariano dell’Immacolata Concezione è la veneratissima statua custodita nel Tempio di San Francesco all’Immacolata di Viale Boccetta. Il simulacro fu realizzato in legno da ignoto scultore della fine del seicento e rivestito interamente da una ricca ed elaborata lamina d’argento nel 1743, in occasione di una tremenda epidemia di peste. L’interessante opera di arte e fede rimase miracolosamente indenne in occasione del catastrofico incendio del 1884, dell’immane terremoto del 1908 e dalle barbare bombe incendiarie anglo-americane del 1942-43.