Domenica 14 dicembre, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni, 42), “Aperitivo in Concerto” offre al suo pubblico un Concerto di Natale sorprendente e trascinante: presenta la prima e unica data italiana del quartetto guidato dal pianista, compositore e arrangiatore César Camargo Mariano, un musicista straordinario che non è esagerato definire almeno una leggenda della musica brasiliana. Non è possibile condensare adeguatamente la biografia di questo artista fuori del comune, che in oltre cinquant’anni ha letteralmente inventato e articolato la musica brasiliana moderna, esercitando un’inarrestabile influenza sulla nascita della bossa nova, sui rapporti fra la tradizione musicale brasiliana e il jazz e su di una vera e propria pletora di artisti, non ultima fra i quali la indimenticabile cantante Elis Regina, di cui César Camargo Mariano è stato ispiratore nell’arte e nella vita. Né vanno dimenticati interpreti e strumentisti con i quali Mariano ha avuto intensi sodalizi artistici: Al Jarreau, Yo-Yo Ma, Blossom Dearie, Melba Liston, Antônio Carlos Jobim, Sadao Watanabe, Ernie Watts, Rita Lee, Michel Legrand, Wilson Simonal, Michael Brecker, Dianne Reeves, Gal Costa, Elza Soares, Wagner Tiso, Moacir Santos, Leny Andrade, Nana Caymmi, Chico Burarque, Maria Bethânia, João Bosco, Elizeth Cardoso, Edu Lobo, Milton Nascimento, Michel Petrucciani, Ron Carter, Claudio Roditi, Jane Monheit, Joe Lovano, Beth Carvalho, Ivan Lins, Leila Pinheiro, Romero Lubambo, Hélio Delmiro, Freddy Cole, Kevin Mahogany, Johnny Alf, Ivete Sangalo, Jorge Ben, per citarne solo alcuni.
César Camargo Mariano nasce il 19 settembre 1943. All’età di tredici anni il padre gli regala un pianoforte, sul quale inizia a esercitarsi ad orecchio, non avendo mai praticato studi musicali. Nove mesi dopo, nel giugno 1957, la celebre trombonista e arrangiatrice americana Melba Liston invita il giovane musicista a partecipare ad un suo concerto in un jazz club di Rio de Janeiro, presentandolo poi in un programma speciale della Rádio Globo dedicato al “bambino prodigio che suona il jazz” (O menino-prodígio que toca jazz). Nello stesso anno, Mariano incontra Johnny Alf, pianista e compositore geniale, forse il vero, primo ispiratore della futura bossa nova. Alf, amico intimo della famiglia, si trasferisce per un periodo a casa dei Mariano e insegna al giovane pianista i rudimenti della composizione e della tecnica pianistica, visto che Mariano continua a suonare ad orecchio. Il padre, professore di musica, impartisce al figlio ulteriori lezioni di armonia: Mariano organizza i suoi primi gruppi strumentali, esibendosi in molti locali di São Paulo, dove una televisione locale, TV Record, gli dedica uno “speciale” intitolato Passaporte para o Estrelato (Passaporto per le stelle).
Nel 1958, Nat "King" Cole si esibisce in Brasile per la prima volta. César Camargo Mariano, che come pianista era stato profondamente influenzato dal grande artista americano, viene chiamato per “doppiare” lo stesso Cole negli annunci radiotelevisivi dell’evento, ed in talune inquadrature deve esibirsi con le braccia e le mani “scurite” con della tintura. Cole vede lo spot in televisione e, impressionato dall’abilità del giovane pianista, lo invita ad esibirsi nel suo show, accompagnato dall’orchestra di William Furneaux, nonostante César non sappia ancora leggere la musica. La vita pratica, però, bussa, per così dire, alla porta, e Mariano comincia a lavorare in banca. Nel tempo libero, si esibisce in alcuni locali della città con un suo quartetto, che viene notato dal compositore, pianista e arrangiatore italiano Enrico Simonetti, trasferitosi per alcuni anni in Brasile. Simonetti, oberato da impegni, si fa sostituire in molte esibizioni dal vivo dallo stesso César Camargo Mariano, a capo di un consistente ensemble strumentale chiamato Três Américas.
Nel 1963, come produttore e strumentista della cantante Claudete Soares, Mariano si afferma come compositore e arrangiatore e, con il trio Sambalanço, di cui fanno parte il percussionista e batterista Airto Moreira e il contrabbassista Humberto Clayber, diventa fra i protagonisti della nascente bossa nova, che presto fonderà con l’improvvisazione jazzistica, dando vita al cosiddetto samba-jazz. Da quel momento, si esibisce con i più grandi artisti popolari brasiliani, come Chico Buarque, Elizeth Cardoso, Edu Lobo e, dal 1971, Elis Regina, con la quale si unisce nella vita non solo artistica e realizza ben quattordici dischi. E’ l’inizio di una carriera non solo brasiliana, ma internazionale, con collaborazioni con gli artisti più importanti della scena mondiale, da Michel Legrand e Yo-Yo Ma a Sadao Watanabe o Michel Petrucciani, passando dalle musiche teatrali alle colonne sonore di alcune fra le più significative pellicole di registi brasiliani, dalle incisioni discografiche come Samambaia con Hélio Delmiro alle realizzazioni con i più noti improvvisatori americani, da John Patitucci a Michael Brecker, senza dimenticare le esibizioni con tutti i più affermati interpreti brasiliani, da Antônio Carlos Jobim a Milton Nascimento e, last but not least, i figli Pedro Mariano e Rita Lee, anch’essi ben noti cantanti.