di ANDREA FILLORAMO
Mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, paese a sud di Roma, ha invitato nella parrocchia di Gesù Redentore Vicka Ivankovic, veggente di Medjugorje. Il fatto certamente non è stato gradito a Papa Francesco, che, fino alla data odierna, non ha sciolto ancora la riserva su queste presunte apparizioni della Madonna. Il mancato gradimento del Pontefice, è stato condiviso da quei vescovi e parroci, che vogliono “mettere un freno” all’ondata mediatica su Medjugorje, che investe non solo le televisioni commerciali e che, a mio parere, non aiuta la fede, ma soltanto le “agenzie turistiche”. Ci sono dei vescovi che non vogliono che si ecceda a credenze a fenomeni “miracolistici”, sempre “scivolosi”, che richiedono grande attenzione e che, pertanto, probabilmente, non saranno più tollerate dalla Santa Sede. Il vescovo di Anagni e Alatri, Mons. Lorenzo Loppa, per esempio, in una “circolare ai parroci”, chiede di cancellare un incontro di preghiera, previsto a Fiuggi, con la presenza ancora di Vicka Ivankovic e ciò per non dar credito alla veggente che dice di vedere la Madonna quotidianamente.. Nella sua lettera Mons. Loppa, fra le altre cose, scrive che, “in conformità con le norme per procedere nel discernimento di presunte apparizioni e rivelazioni, la Congregazione per la dottrina della fede sta continuando l’esame degli aspetti dottrinali e disciplinari dei fatti di Medjugorje” e ancora:”non è consentito al clero e ai fedeli partecipare a incontri, conferenze o celebrazioni pubbliche per evitare confusione e scandalo”. Il “divieto “ non riguarda solo alcune diocesi italiane. Giunge notizia, infatti, che anche il nunzio degli Stati Uniti, monsignor Carlo Maria Viganò, ha inviato una lettera ai vescovi americani che stabilisce per il clero il divieto di partecipare a “riunioni, conferenze o pubbliche celebrazioni, in cui venga data per certa e acclarata la credibilità delle apparizioni della Madonna a Medjugorje.” I dubbi su quanto raccontato del fenomeno Medjugorje in realtà ci sono stati sempre ma si sono accentuati particolarmente da quando Vicka Invankovic, la più anziana dei sei cosiddetti veggenti di Medjugorje è finita al centro delle polemiche, dopo che nella sua casa, ha esibito ai pellegrini un fenomeno singolare: una statua della Madonna di Lourdes che si illumina. Un evento che si è verificato più volte, in più giorni, e sempre testimoniato dai fedeli in preghiera, che avevano anche fotografato la statua illuminata. Il “miracolo” è stato “ pubblicizzato” dal giornalista Brosio, che da tempo si autoproclama “ profeta” di Medjugorje. Non poteva essere diversamente, la statua della Madonna sarebbe stata dipinta con vernice fosforescente. Il “ fatto” ovviamente ha determinato la diffidenza sulla presunta veggente e di conseguenza su quello che è il fenomeno “ Medjugorje”. Rimane, quindi, la domanda: “ ma che cosa c’è dietro al presunto fenomeno delle apparizioni? “Che cosa è veramente accaduto, e ancora oggi accade, in quei luoghi”? Le voci "scomode" e informate sono scarsissime e così viene lasciato campo libero all’agiografia, all’apologia, all’esaltazione incondizionata. Ricordiamo che vescovo della zona nutrì fin dagli inizi fortissimi dubbi sulle presunte apparizioni, proprio sentendo i protagonisti – tanto da definire poi il caso Medjugorie come “il più grande imbroglio nella storia della Chiesa”. Constatiamo che tutto ciò che proviene da Medjugorje non è mai privo di ambiguità,contraddizioni e forse anche bugie, ad iniziare già dalle indagini scientifiche in cui, all’inizio delle apparizioni vennero esaminati criticamente e compiutamente i test e le perizie mediche, che avrebbero dovuto dimostrare la sincerità dei veggenti e l’inspiegabilità dei fenomeni. Nessun dato ha resistito a un’analisi attenta. Appare, infatti, “singolare il modo in cui tali test sono stati eseguiti, stupefacente il modo in cui sono stati interpretati, sconcertante il modo in cui la propaganda li ha presentati”. Marco Corvaglia scrive: “Col passare del tempo, Medjugorie è diventata catalizzatrice di devozione, ma allo stesso tempo una vera e propria fonte di “leggende metropolitane”, frutto di suggestioni e credulità, che si propagano in maniera incontrollata (come quella famigerata della “rotazione” del sole), e di guarigioni (solo) apparentemente inspiegabili, ma che non fanno altro che aumentarne la fama – e di conseguenza, le potenzialità turistico-devozionali.”Tanti sono stati gli “scandali”, nati intorno al fenomeno Medjugorje. Non ultimo quello della “Caritas” una “comunità religiosa” negli Stati Uniti, frequentata e voluta da due veggenti, costituita per volere della Madonna di Medjugorje e per divulgare il suo culto. Si tratta di un’impresa multimilionaria, con famiglie che vivono lì tutto l’anno, un’agenzia viaggi che offre pellegrinaggi a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina, un ramo editoriale e anche una fattoria. Il fondatore è stato condannato a pagare cospicui risarcimenti agli ex adepti, che l’hanno accusato di averli sottoposti a indottrinamenti, condizionamenti psicologici, e di aver così estorto loro ingenti somme di denaro. Da quel che sembra, Papa Francesco non crede a Medjugorje. E ora che in Vaticano è finalmente arrivato il dossier elaborato dalla Commissione internazionale d’inchiesta , voluta da Benedetto XVI, c’è grande attesa sulla decisione che prenderà il Papa argentino, anche se egli, in maniera piuttosto esplicita ha spiegato in più occasioni il suo pensiero. Nell’omelia della Messa celebrata a Santa Marta il 7 settembre 2013, Bergoglio, infatti, ha criticato duramente i “cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private, mentre la rivelazione si è conclusa con il Nuovo testamento”. Un riferimento, seppure indirettamente, ai segreti che la Madonna avrebbe rivelato ai sei veggenti di Medjugorje. Molto più esplicito è stato, invece, il Papa il 14 novembre scorso sempre nell’omelia di Santa Marta. A conclusione: In tutto il circo mediatico religioso, che mischia apparizioni, commissioni e storie personali c’è una sola certezza: non esiste nessuna prova che confermi le apparizioni, di qualunque natura esse siano. Possiamo dire che un miracolo certo però c’è: Medjugorje è meta di pellegrini e turisti che affollano questo surreale villaggio della Bosnia, al ritmo di migliaia al giorno. Il fatturato annuo super i 38 milioni di euro, gli alberghi sono pieni, le bancarelle vendono anche nei periodi di crisi generale e il lavoro nell’indotto non manca. Non sarà molto caritatevole, ma chi vive con i soldi della Vergine in fondo un po’ miracolato continua a sentirsi.