di Alfred Breitman
Finalmente nelle librerie, pubblicata da Lavinia Dickinson Editore, l’edizione bilingue, in spagnolo e italiano, della raccolta di poesie di Steed Gamero Los jóvenes de la Casa del Sol. Steed Gamero è nato a Lima (Perù) nel 1988; nel 2013 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Poeta, scrittore e fotografo, ha tenuto mostre, letture e performance in Italia e all’estero. Pubblicato nel 2012 in italiano, I ragazzi della Casa del Sole ha ottenuto alcuni dei più importanti premi letterari nazionali e internazionali. Invitato ai principali festival di poesia, Gamero presenterà Los jóvenes de la Casa del Sol al Consolato Generale del Perù a Milano e al prossimo EXPO di Milano. "Steed Gamero è uno degli autori più interessanti della nuova generazione," afferma Roberto Malini, poeta e fondatore di Lavinia Dickinson Editore, presentando la nuova edizione bilingue di cui è anche prefatore, "e la sua opera prima, che ha raggiunto la terza edizione, entusiasma tanto i giovani lettori che i critici letterari e i grandi poeti". In effetti, le poesie di Steed Gamero hanno ottenuto il plauso di mostri sacri come il poeta messicano Homero Aridjis, più volte candidato al premio nobel per la letteratura, o gli autori statunitensi Michael Rothenberg e Terri Carrion, fondatori del movimento di poesia globale 100 Thousand Poets for Change. Il libro di questo giovane poeta regala senza dubbio al lettore sensazioni forti e lo sorprende con un linguaggio innovativo, visionario, vicino alle nuove generazioni. Un linguaggio epico, che canta gli eroi di oggi e la loro lotta per essere liberi ed esprimere se stessi. "È il conflitto che combattono i ragazzi che crescono in un mondo che vuole trasformarli da angeli in cannibali dediti al consumo sfrenato di beni materiali e virtuali," scrive Roberto Malini nella prefazione, "una rivoluzione a difesa del cuore, una crisi che nel meccanismo disgregante delle strutture sociali diventa estrema". In questo senso, la poesia di Steed Gamero si ricollega, attraverso i secoli e i millenni, a quella degli antichi poeti, la cui musa donava loro l’ispirazione per comprendere e cantare a beneficio del mondo le azioni degli eroi ovvero degli esseri umani che non di arrendono al Fato. E’ lo stesso autore, nell’intervista in appendice al libro, curata da Attilio Ianniello, che definisce il ruolo del poeta del nostro tempo: "La poesia è un viaggio attraverso i mari dell’esistenza, alla ricerca di un mondo perfetto. Il poeta è consapevole che la probabilità di raggiungere quel continente o quell’isola-giardino è vicina allo zero, ma la sua missione è il viaggio stesso. Il poeta è Odisseo, il cui nome deriva dal termine greco antico odos, che significa ‘viaggio’. Non è scopritore, perché la sua ricerca non ha fine. Non è conquistatore, perché la sua meta è nel mondo delle idee, adesso vicina, adesso lontana. Il poeta è un viaggiatore".