Il giovane pianista dell’hinterland ragusano Ruben Micieli ha galoppato con le sue enormi potenzialità tecniche e interpretative (soprattutto in riferimento ai suoi 18 anni), già segnalate dall’Accademia Filarmonica di Messina, vista la scelta di farle apprezzare all’interno dei propri “Giovedì musicali” e nel “Progetto Chopin” del triennio in corso. Il recital "Chopin vs Liszt: sfida all’ultimo tasto" ha messo in luce il romanticismo musicale di questo ragazzo impressionante, nella sua prima assoluta nella citta dello Stretto, sia in termini di esecuzione sia di maturità espressiva che lo ha aiutato nell’alternanza dei brani tra il compositore polacco e quello di origini ungheresi. A collaborare per questo recital anche l’E.a.r. Teatro peloritano che oggi, ore 18:00, si prepara ad aprire le danze “persiane” con l’organizzazione dell’associazione musicale “V. Bellini”: “Convivencia – Il flamenco e la Musica iraniana” sarà in scena per avvolgerci nell’eleganza della Compagnia di Laura Tabanera tra coreografie e danza della famosa Tabanera, il canto di Pepe Quirós grande artista, nonché marito di lei, Rodrigo Martin Munuera laud, sitar, Shahmyar Zarrin Panjeh santur, José Manuel Sisón Andújar chitarra flamenca. Tornando alla genuinità di Micieli racchiusa in un repertorio classico, il suo talento che lo porta specializzarsi attualmente in Portogallo lo spinge a trattare i grandi autori con molta grazia realizzando di Chopin Études op. 25 n. 1, 2, 5 avvicendati a Liszt con Tarantella da "Venezia e Napoli" ed Etudes d’execution trascendante n.8 "Wilde Jagd" (Caccia Selvaggia), ancora Études op. 25 n. 7, 9, 11 e concludendo con uno dei suoi cavalli di battaglia Rhapsodie Espagnole di Liszt. Ma, in effetti, Ruben saluta il pubblico con la sua firma in tutto e per tutto suonando una sua composizione scritta a soli 10 anni, anche se, puntualizziamo, ha iniziato a creare le sue prime partiture a ben 9 anni. L’artista, ancora studente nel liceo linguistico di Comiso, intende infatti specializzarsi in composizione.
Il siciliano ha tanti progetti a breve scadenza. Domani sera stessa, si esibirà a Catania con una nota cantante lirica veneziana, Francesca Scaini; domenica 12 aprile, nella famosa manifestazione di Ragusa Ibla, accompagnerà diversi artisti professionisti. A fine, in Francia parteciperà al prestigioso “Concorso di Mayenne”. Il progetto “Convivencia”, in scena domani sera (9 aprile), al Vittorio, ha il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, Fondazione Bonino-Pulejo, Amministrazione Comunale e Provincia Regionale Messina. E’ stato già presentato nel 2010, al Teatro Petruzzelli di Bari, nasce per recuperare la forma più pura del Flamenco, concentrandosi su quelle influenze musicali (in questo caso la musica persiana) che ebbero un ruolo fondamentale durante la formazione e lo sviluppo di questo importante fenomeno musicale e culturale cosi intenso. Nel corso dello spettacolo di musica e danza, verranno messe in risalto le radici di questa purezza. Il viaggio intorno alla sua origine è uno scrigno ricchissimo di scoperte, quali l’influenza sul flamenco della musica persiana, soprattutto in alcuni palos come Tangos, Marianas, Polo, Zambra, Fandangos che saranno suonati e ballati. L’eredità musicale del flamenco non deve essere dimenticata:canti nativi, musiche liturgiche bizantine,canzoni moresche, canzoni mozarabiche, melodie ebree cantate nelle sinagoghe, il talento degli zingari che arrivano dalla Rajastan, la musica dei più noti artisti siriani, persiani. Tutti hanno contributo alla nascita di quello che oggi conosciamo come flamenco. Laura Tabanera si accosta all’arte del flamenco all’età di quattro anni, diplomandosi a vent’anni in Arti Drammatiche alla Scuola Reale di Arti Drammatiche di Madrid; si laurea in Storia dell’Arte all’Università di Madrid. Inizia la sua carriera di danzatrice sotto la guida di Vicente Fuentes e del coreografo Pablo Molero, con lo spettacolo "A vista de pájaro", che ha avuto l’onore di essere selezionato fra i quattro finalisti della prima “Competizione di Coreografia” di Madrid. È stata anche la prima ballerina a coreografare un nuovo genere del flamenco, la cosiddetta Mariana. Artista con background nel campo del teatro, nel cinema e nella danza, ha formato nel 1993 una propria compagnia di danza, la "Compañia de Laura Tabanera", comprendente artisti differenti per età, provenienza geografica e formazione artistica creando diversi spettacoli: El Futuro de la tradición, Flamenco-India, Convivencia, Al poeta de Orihuela, Palabras, Poesía y Flamenco. Da quel momento, La Compagnia si è esibita sia in Spagna che all’estero (Grecia, Turchia, Italia, Portogallo). Nel Festival del Pigneto, è stato presentato lo spettacolo Poesía y Flamenco e all’Istituto Cervantes de Roma lo spettacolo Al Poeta de Orihuela. Pepe Quiros inizia lo studio del canto da giovane ma, quasi dall’inizio, il flamenco è il suo interesse principale. Ha una conoscenza molto profonda del cante e de sus palos. Possiamo definirlo come un saggio del flamenco e ha anche una profonda conoscenza del cante per il ballo. La sua carriera professionista inizia come cantaor del gruppo duende, da questo momento intraprende tournée tra la Spagna ed altri Paesi europei, con spettacoli come Persecución o Lamento por García Lorca. Nel 1999, con Yoko Komatsubara lavora in Giappone per qualche mese. Insieme al chitarrista Ramón Vallejo, lavora per diversi anni con la compagnia Embrujo e con la ballerina Nella Gonzalez. Collabora in tutti i progetti di Laura Tabanera.