di ANDREA FILLORAMO
Sono rimasto fortemente colpito da un’espressione di Emil Mihai Cioran (1911 – 1995), filosofo e saggista rumeno: “Io mi levo contro il propagandarsi della menzogna, contro coloro che fanno sfoggio della loro pretesa «salvezza» e la puntellano con una dottrina che non proviene dal loro intimo. Smascherarli, farli scendere dal piedistallo dove si sono issati, metterli alla gogna, è questo un compito cui nessuno dovrebbe restare indifferente ”. E’ certo che portare a termine questa non facile operazione, che non è un’operazione soloniana, ma un fatto che pretende di essere esemplare per quanti si sentono “ schiacciati”, “ umiliati”, “illusi” da un potere che chiede solo ubbidienza, c’è da dire loro: “ uscite allo scoperto, issate la bandiera di un esercito, che è destinato ad abbattere ogni muro di ipocrisia ed ogni rigurgito di omertà”.” Non aspettate che dall’esterno venga un “Messia”. “Se verrà farà sicuramente a meno di voi”.
E’ questa una malriuscita pagina di retorica? Non lo so, ma ho la certezza, come sostiene Platone, che “la retorica è utile solo se libera dall’ingiustizia”.
Abbandono la retorica e mi butto ad occhi aperti nel fiume in piena dei miei numerosi scritti, dati alla lettura di quanti leggono questo Foglio Elettronico, a partire dall’agosto 2014 e di quanti ammirano il tentativo da me fatto di smascherare, con le dovute riserve, il presunto “menzognero posto in alto”, di “metterlo alla gogna”, di “ buttarlo giù dal piedistallo”.
Per far questo, però, nei miei articoli, ho parlato sempre con estrema chiarezza e non mi sono servito di documenti “delicatissimi” trasmessimi da quanti non hanno il coraggio di “uscire allo scoperto” ma vivono in un diffuso senso di disagio. A essi dico: “non so cosa fare delle vostre carte, inviatele a chi di dovere e non dimenticate di autenticarle con la vostra firma. Non sono il portavoce di nessuno”. “Prendetevi le vostre responsabilità: le accuse che fate sono molto gravi e gravi sono le conseguenze su chi puntate voi il dito”. Diceva Rita Levi Montalcini: “Nella vita non bisogna mai rassegnarsi…..bisogna uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi”.