
Mi domando se valga la pena sedersi davanti al pc in questa tranquilla giornata di fine estate e turbare il mio animo pensando alla guerra. Alle donne. Ma soprattutto, alle donne in guerra. Non so se valga la pena riposizionare il calendario negli anni Quaranta, con l’Europa ridotta a campo di battaglia, le città distrutte e gli uomini racchiusi nelle loro uniformi.
Sì, vale la pena di ricordare, sempre. E allora penso che mentre gli uomini erano al fronte, le donne erano nelle case e nelle campagne a tenere insieme i brandelli delle loro famiglie, pronte a scappare negli scantinati al primo accenno di sirena ed erano le più fortunate. C’erano poi quelle che, come gli uomini, imbracciarono il fucile e come loro combatterono per la libertà. Per non parlare di quelle ridotte a prede da uomini trasformati in bestie dalla barbarie della guerra. Sono quelle meno ricordate, perché lo stupro utilizzato come mezzo di umiliazione del nemico è, per ragioni incomprensibili, ancora un tabù nei libri di scuola. Certo, sono discorsi che turbano la mia tranquilla giornata. Ma, correndo il rischio di essere monotona, ripeto che vale sempre la pena ricordare. Non imputo nulla alla giovane Miss Italia 2015, il suo ingenuo scivolone è frutto forse dell’emozione…
Arianna Tascone
Apprezzabile e totalmente condivisibile il garbato tono della riflessione che si rende comunque doverosa anche e sopratutto per fare chiarezza tra i più giovani e per dare il giusto "valore" alla storia. Sottolineare che l’affermazione della ragazza sia stata frutto della sua ingenuità mi sembra naturale; tentare di offuscare, come da tanti è stato fatto, il suo "momento di gloria" con affermazioni troppo pesanti mi è sembrato davvero eccessivo. Ignorante, capra, oca…. la miss che l’Italia merita …. non mi sembrano toni da rivolgere a chi, a soli 18 anni, da un palcoscenico sfavillante fatto di aria e di luce, forse, dalla vita si aspetta ancora di vivere di sogni. Trovo decisamente più scandaloso dover ascoltare eresie, bestialità e banalità da chi, in età adulta, e pur ricoprendo ruoli istituzionali, dalle sedi opportune e dalle poltrone più prestigiose, asserisce idee prive di conoscenza, di buon senso, di umanità e di giustizia. Sulla " buona scuola" ci sarebbe tanto da dire, ma la ragazza risulterebbe ancora meno colpevole.
Giovanna Cardile