Il rapporto conflittuale tra cristianità e Islam ha origini antiche: tra origine, in particolare, dai tempi delle crociate, quando papato e califfato islamico toccarono alti livelli di bellicosità, sempre con l’intento di fare propri territori e potere. Nel corso della storia si sono alternati momenti di altissima tensione e altri di maggiore tolleranza. Sino ai nostri giorni, con i venti di guerra che sconvolgono gli animi di milioni di persone a seguito delle stragi terroristiche culminate, il 13 novembre, nell’uccisione di massa avvenuta nel teatro Bataclandi Parigi e nelle zone circostanti.
Di quanto sia irto di ostacoli il cammino che porta alla convivenza di culture religiose così diverse, si parlerà nel corso di un convegno accademico in programma dopodomani, sabato 28 novembre, a Monreale, in provincia di Palermo, nella chiesa Capitolare del Sacro Cuore. La tematica sarà affrontata da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, docente di Storia medievale dell’Università di Palermo e dell’Università telematica Pegaso, che si soffermerà sulla chiesa ed il dialogo con l’Islam nella prima metà del XIII secolo. Perché è nella prima metà del Duecento, durante la stagione delle crociate, che quello tra cristianità e Islam si rivela in tutta la sua intolleranza ideologica.
Lucio Sembrano, officiale presso il Consiglio pontificio per il dialogo interreligioso già in servizio presso la Segreteria di Stato del Vaticano, si soffermerà sul tema: il dialogo tra le religioni quale via per la pace.Al dibattito parteciperà il dottor Abd Al-RahmanBoulaalam, Imam della moschea di Palermo. Il moderatore degli interventi sarà il professor Antonino Longo, dell’Università degli Studi di Catania.