Quando una libreria rischia di chiudere – scrive oggi Aldo Cazzullo, in prima pagina sul Corriere del 30 Maggio 2016 – è sempre una perdita per tutti.
Cazzullo scrive a proposito della possibilità che l’unica libreria di Taormina (nonché del circondario) possa chiudere.
Ci serve l’aiuto di tutti voi per far sì che questo non accada, firmando questa petizione ci aiuterete a sollecitare gli Enti Pubblici e i privati a trovare una soluzione ed evitare che una libreria che è da decenni un punto di riferimento per il territorio, chiuda per sempre battenti.
Diamo un segnale diverso! Insieme possiamo farlo!
La Libreria Mondadori Taormina, fondata e gestita da Antonella Ferrara e Santinella Bucolo ha rappresentato e continua a rappresentare la speranza che chi viene a Taormina possa sapere che Truman Capote, Roger Peyrefitte, Andrè Gide, Goethe, Tennessee Williams, e tutti gli altri, quello stesso luogo l’hanno amato, fino a farsene ambasciatori e rendenderlo eterno. Tutti questi signori a cui abbiamo dedicato vie e piazze e scuole e fiumi di inchiostro, tutta questa allegra brigata di eminenze che chiamiamo a raccolta ogni volta che scriviamo pomposamente "la Perla dello Jonio", questi signori a cui attribuiamo lo status dorato di "classici" (che è come dire "eterni"), tutti loro potrebbero scomparire dalla circolazione, svaniti, evaporati.
La libreria di una Città che è stata rifugio e meta di scrittori e artisti in ogni epoca, è uno scrigno della Memoria.
E’ uno di quei luoghi che continuano a ricordarci chi siamo orgogliosi di essere. Finché quell’orgoglio ce l’abbiamo.
La libreria di Taormina è una cosa di tutti, a cui ciascuno appartiene.
Se ha ancora senso parlare di comunità, se ha ancora senso parlare di identità.