Tre appuntamenti d’eccezione sono in programma nella prima settimana di agosto a Villa Piccolo (Strada Statale 113, km. 109). Un modo per celebrare nel migliore dei modi, sotto il segno della cultura, la riapertura della Villa al pubblico. Per questa estate non è stato realizzato un cartellone, ma sono in programma pochi, selezionati, eventi di grande respiro culturale. La mobilitazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, infatti, non cessa, ma proseguirà anche dopo la riapertura, fissata per il 30 luglio alle 10 del mattino.
Si comincia martedì 2 agosto alle 18.30 con la presentazione del libro di Massimo Onofri “Passaggio in Sicilia” (Giunti editore). Partecipano il drammaturgo Aurelio Pes e il giornalista e scrittore Alberto Samonà, membri del Cda della Fondazione. Sarà presente l’Autore. La presentazione è organizzata da Mariella Bellinvia in collaborazione con la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. L’ingresso è libero.
“Passaggio in Sicilia” è una vera e propria guida-romanzo da affiancare alla guida turistica per entrare più profondamente nell’interiorità della Sicilia. Un’opera magmatica, ricchissima tanto di informazioni quanto di stimoli, di suggestioni, di illuminazioni; una originale nuova frontiera della narrazione. Dopo il successo di Passaggio in Sardegna, il viaggio dello scrittore, saggista, critico letterario, docente di Letteratura italiana all’università di Sassari Massimo Onofri continua in Sicilia: l’isola da sempre amata ma poi perduta nella nostalgia. E Onofri parte da lì, da dove lo avevamo lasciato, cioè dal centro della Sardegna, con lo stesso spirito di quelle camicie rosse che s’imbarcarono, 150 anni fa, da Quarto per Marsala. Un viaggio verso quella terra-continente, bellissima e feroce, mitica e dolorosamente contemporanea, che i più grandi siciliani dell’ultimo scorcio del secolo scorso hanno patito come irredimibile. Da Lucio Piccolo a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, da Leonardo Sciascia a Gesualdo Bufalino, il libro è un viaggio interessantissimo nella Sicilia della letteratura e della grande cultura. Il secondo appuntamento si terrà mercoledì 3 agosto alle ore 20,45. Uno spettacolo, organizzato dall’Associazione Parthenia, inserito nel progetto “Nebrodi Itinerari Musicali” nell’ambito della rassegna “Le Porte del Sacro – Ingressi di Paesaggi 2016”, si intitola “Il Soffio di Pan” e vuole essere un omaggio all’acquerello inedito dipinto dal barone Casimiro, ritrovato da poco negli archivi della famiglia di Calanovella e che completa, come misterioso tassello mancante, la collezione degli acquerelli magici. La serata si aprirà con una performance musicale di Gianni Gebbia al sax soprano e allo Shinobue, seguirà la proiezione del film O’Tama Monogatari (La Storia di O’Tama) di cui lo stesso Gebbia è regista. Biglietto 6 euro. Inizio ore 20,45, si consiglia la puntualità. Gianni Gebbia dopo essersi esibito a fianco di illustri solisti come Steve Lacy,Lindsay Dietmar Diesner e Rudiger Carl ha condotto una esplorazione personale del sax che lo ha portato ad esibirsi nei migliori festival specializzati in Europa, Usa e Giappone. La critica specializzata lo considera, al pari di Ned Rothenberg e John Butcher, uno dei massimi rappresentanti dell’improvvisazione appartenenti alla seconda generazione degli improvvisatori europei. Il film O’Tama Monogatari è una storia romantica basata sulla vita e l’opera della pittrice giapponese O’Tama Kyohara, moglie dello scultore palermitano Vincenzo Ragusa, che visse a Palermo per cinquantuno anni partecipando attivamente alla vita artistica e culturale della Palermo durante la Belle Epoque. La delicata tradizione pittorica giapponese che emerge dalle opere di O’Tama e le correnti artistiche di fine Ottocento in Italia con le quali la pittrice si è trovata a raffrontarsi creano una sintesi molto affascinante tra Oriente ed Occidente.
Il terzo appuntamento si terrà sabato 6 agosto, alle 18,30: è una conferenza sul tema “Oracoli e Profezie tra Oriente e Occidente”. Intervengono Mariangela Monaca (“Sibille, profeti e maghi: strumenti di comunicazione col divino tra le sponde del Mediterraneo antico”), Fabian Justus Sanders (“Profezie e Oracoli nelle culture himalayane”) e Sandro Consolato (“Profezia e antiprofezia in René Guénon”). Introduce Andrea Pruiti Ciarello, membro del Cda della Fondazione Famiglia Piccolo. L’incontro è inserito nel ciclo “Le Porte del Sacro”. Seguirà la proiezione, a cura del professor Sanders, di documenti filmati delle sedute oracolari di Stato al tempio Namgyal di Dharamsala (India), sede del Governo tibetano in esilio. Ingresso libero. Mariangela Monaca è Docente di Storia delle religioni presso il DICAM (Dipartimento Civiltà Antiche e Moderne) dell’Università di Messina. I suoi interessi si rivolgono soprattutto alla storia religiosa del mondo ellenistico-romano, del tardoantico e del cristianesimo dei primi secoli, al tema della magia e del profetismo, della rivelazione sibillina, al dialogo interreligioso, al problema metodologico nella ricerca storico-religiosa. Tra i suoi lavori lo studio “La Sibilla a Roma” (2005). E’ membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Storia delle Religioni (dal 2012 al 2016, carica che le è stata rinnovata nel 2016 per un ulteriore quadriennio, 2016-2020) e del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Scienze archeologiche, storiche e filologiche dell’Università di Messina".
Fabian Justus Sanders insegna Lingua e Letteratura Tibetana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È direttore accademico dell’Istituto Shung Shang per gli Studi Tibetani e tiene corsi di lingua e traduzione per lo stesso Istituto, voluto dal professor Chögyal Namkhai Norbu, illustre maestro dell’insegnamento dzogchen. Accanto alla ricerca e alla traduzione di testi tibetani classici, lavora ad un’attenta comprensione dei principi dottrinali e delle pratiche spirituali della regione himalayana.
Sandro Consolato, membro del Comitato d’Onore della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, insegna Materie letterarie e Latino presso il Liceo Scientifico “Seguenza” di Messina. Studioso di storia delle idee, di esoterismo e di religioni, è autore dei saggi “Julius Evola e il buddhismo” (1994) e “Evola e Dante. Ghibellinismo ed esoterismo” (2014). Ha curato per dodici anni la rivista “la Cittadella”, con monografie collettive su autori del pensiero tradizionale come Evola, Reghini, Kremmerz.