di Roberto Malini
Sabato 19 novembre alle ore 11 presso l’Auditorium del Mudec – Museo delle Culture si è svolto un importante evento nell’àmbito di Bookcity Milano 2016. La presentazione del libro “Milano multietnica” di Donatella Ferrario e Fabrizio Pesoli ha reso possibile un incontro di civiltà, cui hanno partecipato le comunità di Cina, Perù, Filippine, Ecuador, Marocco, Romania, Eritrea, Senegal, Bangladesh, Sri Lanka, Ucraina, Egitto, la comunità ebraica e quella rom. Il libro è unico nel suo genere e parla di integrazione portando all’attenzione del lettore il vero cuore di Milano, rappresentato dalle comunità multietniche con i loro artisti, poeti, musicisti, liberi pensatori e soprattutto con le loro donne, i loro uomini, i loro giovani che si impegnano ogni giorno per la pace, la convivenza serena e la civiltà. Oltre agli autori, hanno partecipato, condividendo con il numeroso pubblico le loro idee di “città multietnica” María Gabriela Vera Basurto, Anna Scavuzzo, Paolo Branca, Alessandro Cheung, Diana De Marchi, Davide Demichelis, Steed Gamero, Elienor Llanes Castillo, Violeta Popescu. Concerto finale del Coro Multietnico Mediolanum diretto da Carlos Verduga Rivera. Da parte mia, sono stato orgoglioso di stringere ancora una volta la mano a Donatella e Fabrizio, bravissimi e intensi nella loro presentazione, e a introdurre la lettura del poeta peruviano Steed Gamero (che dal 2014 ha anche nazionalità italiana), accompagnato al violino dall’artista rom romena Rebecca Covaciu: due giovani che rappresentano perfettamente l’anima delle città multietniche, la necessità della fratellanza fra i popoli e dell’incontro fra le culture. Steed e Rebecca hanno ricevuto un lungo applauso e un caloroso abbraccio da parte del pubblico, che giustamente ha visto in loro quel simbolo di un mondo pacifico, accogliente, moralmente e culturalmente progredito che è da sempre nei sogni della migliore umanità.