Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Domenica 4 dicembre ore 20.30 all’AvaNposto Numero Zero

Antonio Rezza e Flavia Mastrella inaugureranno la prima stagione dell’AvaNposto Numero Zero, il nuovissimo spazio culturale nel centro storico di Napoli dedicato a teatro, cinema, mostre, musica ed eventi fuori dai circuiti ufficiali, fondato e diretto da Egidio Carbone, autore delle pellicole Guado (2014) e Calìgo (2016), per proseguire il lavoro di ricerca e sperimentazione sull’arte costitutiva, intrapreso in questi anni. Le repliche proseguiranno secondo il seguente calendario e orari: da lunedì 5 a mercoledì 7 dicembre, alle ore 21.00 e da giovedì 8 a domenica 11 dicembre, alle ore 11.00, 18.30 e 20.30 (tre spettacoli). Contributo associativo di 7 €, ingresso riservato ai soci. La tessera soci è gratuita e si ritira al botteghino tutti i giorni previa conferma, oppure prima dello spettacolo. Per prenotazioni: +39 3475829507, egidiocarboneregista@gmail.com.
Apertura in anteprima, a ingresso libero, sabato 3 dicembre, ore 21.30 con il concerto del gruppo Sette Bocche.
Il famoso duo di artisti e performer presenterà in sala al pubblico napoletano, in anteprima nazionale il loro viaggio sull’autobus 56, che percorre per intero la principale arteria stradale di una zona vivacissima e multietnica della città di Milano, nel corso del quale, hanno raccolto le interviste degli abitanti, stranieri e italiani, ultilizzando come strumenti di indagine, la musica e il canto. Un’inchiesta giornalistica sull’immigrazione, il razzismo, l’insofferenza che racconta attraverso l’arte e le tradizioni, la convivenza forzata e la cultura di chi è straniero. Una ricerca che fa emergere il lavoro di persuasione compiuto dai mass media che emerge dalle risposte alla domanda “ospiterebbe a casa sua un extracomunitario?”. Sembra un quesito assurdo, ma il razzismo è l’uomo che si sopravvaluta e vede diversità sommerse dall’omologazione che dilaga perché tutti vogliono le stesse cose: lavoro, casa, diritti e mai la libertà di decidere. Tutti restiamo aggrappati all’utopia della vita civile che ci incatena e gli stranieri si adeguano sviluppando un razzismo parallelo. Ma il canto ci mostra la dolcezza di un ritmo naturale, da tempo dimenticato in occidente. Il cartellone dell’AvaNposto proseguirà a gennaio con la proiezione di Calìgo, da venerdì 6 a domenica 8 gennaio 2017 e andrà avanti fino a maggio con un ricco cartellone che, accanto ai nuovi lavori dello stesso Egidio Carbone, vedrà la partecipazione di artisti e narratori come Franco Arminio, Fabio Balsamo, Eugenio Bennato, Antonio Casagrande, Antonio Capuano, Nico Cirasola, Peppe Lanzetta, James Senese.
Scheda tecnica di Milano, Via Padova: Durata: 70’ / Anno di produzione: 2014 / Condotto e galoppato da: Antonio Rezza / Ispirazione metafisica: Alessandro Massi / Immagini: Marco Tani, Flavia Mastrella / Presa diretta: Massimo Simonetti / Montaggio: Barbara Faonio / Interprete multilingue: Adil Bahir / Prodotto da: RezzaMastrella con la collaborazione della Fondazione Gaetano Bertini Malgarini Onlus
Egidio Carbone, drammaturgo, regista e attore debutta nel 2010 al Teatro San Carlo con La Bufaliera, atto unico tradotto in arabo da Mohamed Salmawy, Presidente dell’Unione degli Scrittori Egiziani e Segretario Generale dell’Unione degli Scrittori Arabi. In più di dieci anni ha formulato la Teoria dell’Attore Costitutivo, una ricerca sull’azione immediata ispirata al comportamento deformativo dell’acciaio sottoposto all’azione di forze esterne, come modello di riferimento per l’attività dell’attore. Il problema della Fisica dei materiali si è posto fin dai tempi di Aristotele, quando non c’era differenza fra materiale e struttura. In seguito, Vitruvio introduce una nuova proposta, ma la svolta si deve a Galileo il primo a ricorrere alla modellazione matematica per prevedere le risposte dei materiali i quali sottoposti a sollecitazioni contenute, non conservano memoria delle azioni subite, ma in seguito a sollecitazioni turbative restituiscono quanto subito, per rispettare il bilancio energetico. L’attore costitutivo è in grado di restituire fisicamente ciò che va oltre la Fisica stessa, in una sorta di nuova metafisica aristotelica. Presentata nel 2012 alla Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II e nel 2013 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli insieme ad Enzo Moscato, Eugenio Bennato, Francesco Paolantoni e Salvatore Cantalupo, ha trovato forma nelle pellicole, o trascendenze, Guado (2014) e Calìgo (2016), prime due opere di una trilogia volta a dare forma all’intera Teoria.