Non poteva che essere così. "Nelle tesi di laurea, errori da terza elementare", segnalano 600 docenti universitari. La denuncia evidenzia le carenze degli studenti universitari che, comunque, prima di accedere all’università, hanno alle spalle 13 anni di scuola (5 di elementari, 3 di medie e 5 di superiori). Un disastro. Secondo il linguista Tullio De Mauro, scomparso recentemente, il 70 per cento degli italiani sono analfabeti funzionali, cioè hanno gravi difficoltà nella comprensione di un testo. "Il 70 per cento degli italiani non capisce quello che legge" sintetizzava il professor De Mauro. Non va meglio per le nuove generazioni, poichè, secondo un’indagine internazionale, promossa dall’OCSE-OECD, gli studenti italiani sono penultimi in Europa per la capacità di comprensione di un testo, penultimi nelle cognizioni scientifiche e terz’ultimi in quelle matematiche.
Facile, quindi, che frasi a effetto trovino un terreno fertile nell’analfabetismo funzionale, che predilige gli slogan ai ragionamenti, sicchè molti sono i creduloni che prendono per oro colato ciò che gli è propalato in forma semplice attraverso i social media o la tv.
Si crede al pesce fragola (mai esistito), alla gente che muore di fame (mai vista), all’euro che ci ha rovinato (si dimentica a quali percentuali a due cifre erano i mutui e l’inflazione), ai termovalorizzatori che uccidono (ma vanno bene se sono collocati in altre città non nella propria), ai vaccini dannosi (meglio scegliere i guaritori di turno), ai politici tutti corrotti (già, chi li ha eletti?), alla disoccupazione che ha raggiunto la metà della popolazione (è al 12%), agli immigrati che ci hanno invaso e tolgono lavoro agli italiani (sono il 9% e fanno il lavoro che gli italiani non vogliono fare), ecc. In questa situazione è ovvio che gli italiani hanno difficoltà ad adeguarsi a un mondo globalizzato che corre. Allora è meglio rifugiarsi nelle proprie valli, invocare la sovranita’ nazionale, auspicare l’uomo forte (meglio se mandato dalla Divina Provvidenza), dimenticando le tragedie del secolo scorso.
Ricominciare dal dettato e dal riassunto? Rivedere la formazione degli insegnanti? Riorganizzare la scuola?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc