Sulla via dei Mille con mio padre

L’AvaNposto Numero Zero parteciperà alla terza edizione del ‘Premio Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute’. Lunedì 27 febbraio alle 20.00, proiezione di ‘Sulla via dei Mille con mio padre’ del documentarista e sociologo visuale Marco Rossano. A seguire dibattito con Nelson Mauro Maldonato, psichiatra e professore di Psicopatologia Generale all’Università della Basilicata, Fedele Maurano, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Napoli 1 Centro e Giovanni Villone, professore di Bioetica e Storia della Medicina all’Università del Molise. Mercoledì 1 e giovedì 2 marzo, ore 19.00, visione inedita delle opere in concorso.

L’AvaNposto Numero Zero, sarà una delle sedi che ospiterà la terza edizione del Premio Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute, istituito nel 2015 per ricordare la figura e il lavoro dello psichiatra junghiano Fausto Rossano, ultimo Direttore dell’Ospedale Leonardo Bianchi di Napoli, scomparso nel 2012. Il debutto lunedì 27 febbraio, con la proiezione del documentario Sulla via dei Mille con mio padre del regista e sociologo visuale Marco Rossano. Il viaggio di un padre (malato di Alzheimer) e di un figlio lungo l’itinerario compiuto da Giuseppe Garibaldi del 1861; l’occasione per raccontare la storia personale e professionale di un uomo e di un medico e approfondire gli avvenimenti che hanno portato alla costituzione dell’Italia, in quella che fu una vera e propria conquista con le armi. Racconti personali e storici si mescolano, per dare forma all’identità di un individuo e di un popolo. Al termine, amici e familiari ricorderanno la figura di Fausto Rossano. Le attività proseguiranno mercoledì 1 e giovedì 2 marzo, con la delle opere in concorso. Argomenti dell’edizione 2017, la salute dei bambini migranti, il cyberbullismo, le nuove forme di disagio giovanile e la salute nelle carceri esplorati attraverso i linguaggi della satira, della commedia nera, del dramma e dell’animazione. Si comincia il primo giorno con Alters (16’ – ITA) di Marianna Adamo e Il peso sull’anima (7’ – ITA) di Mena Solipano (presente in sala l’1 marzo) per la categoria Panorama napoletano fuori concorso. Il concorso cortometraggi prevede le proiezioni di Selfie (2’ – IRAN) di Ali Erfan Farhadi, Scrape (8’ – ITA) di Lorenzo Trane (presente in sala l’1 marzo), Millelire (19’ – ITA) di Vito Cea e Angelo Calculli, Ciudadanos (15’ – SPA) di Marc Nadal, Morning of butterflies (22’– SK) di Maia Martiniak e Villa Mnemosine (16’ – SPA) di Rubén Salazar. Nell’ambito del corncorso lungometraggi verrà proiettato Stato interessante (57’ – ITA) di Alessandra Bruno, pellicola che si interroga sulle difficoltà della maternità e la contrarietà delle donne, ad avere dei figli. Il secondo giorno, nell’ambito delle proposte del panorama napoletano fuori concorso, verranno presentati I giovani e il malessere affettivo di Raffaele Pinto e Marco Rossano (19’ – SPA/ITA) che interverranno all’evento per rpesentare il loro progetto sviluppato in collaborazione con l’Università di Barcellona e L’atto folle del Signor T. (15’ – ITA) diPasquale Cangiano e Luigi Gregorio (presenti in sala il 2 marzo). Per il Concorso cortometraggi, invece, sarà la volta di My heart (2’ – IRAN) di Yaser Talebi, Il nostro piccolo segreto (10’ – ITA) di Andrea Andolina, At the horizon (5’ – Myanmar) di Min Min Hein, 4242 (10’ – PT) di Sara Eustaquio, Eli la pasión sueca (5’ – SPA) di Miguel Argilès aAdriana Gil, Camrex (14’ – UK) di Mark Chapman. Chiusura con il lungometraggio Habitat (55’ – ITA) di Emiliano Dante che interverrà per dialogare con il pubblico su un opera incentrata sugli effetti del post-terremoto a L’Aquila.

Inserito nel panorama delle rassegne cinematografiche a carattere sociale il Premio è promosso e organizzato da:Associazione Premio Fausto Rossano, Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA), Associazione Italiana Residenze per la Salute Mentale (AIRSaM), GESCO, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e l’Assessorato alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Napoli. Partner del concorso sono il Festival S/paesati di Trieste, la Rete del Caffè Sospeso, il Festival Lo Spiraglio di Roma, il Premio Solé Tura di Barcellona, la Fondazione Pascual Maragall di Barcellona, l’Associazione Centro Studi Antonio D’Errico, l’Università di Barcellona, la rassegna su cinema e migrazione S-cambiamo il Mondo. La giuria di esperti sarà presieduta da Titta Fiore, giornalista de Il Mattino, e composta da Sergio Brancato, professore di Sociologia del Cinema Università Federico II di Napoli,Carlo Cerciello regista, Assunta Maglione, Psichiatra Asl Napoli 1 Centro, Francesco Pinto, direttore Centro Produzione Rai di Napoli, Roberto D’Avascio, presidente Arci Movie Napoli. L’iniziativa ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e oltre che dell’AvaNposto Numero Zero, vede la collaborazione del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Napoli 1, del Centro, dell’Università Pegaso, dell’Istituto Attilio Romanò di Miano, dellaFondazione Foqus ai Quartieri Spagnoli, dell’Arci Movie Napoli. Il Modernissimo Multicinema ospiterà la serata finale. Mediapartner dell’iniziativa, il portale Napoli Città Solidale. Questa edizione è organizzata con il sostegno diUnicredit e di RC Lab-Federbiologi e dell’imprenditrice Giuliana Marino Spada.

Fausto Rossano è stato una figura di spicco nel panorama della psichiatria napoletana e nazionale. Nel 1995 viene chiamato a ricoprire l’incarico di ultimo Direttore sanitario dell’ex Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli con il compito di avviarne la definitiva dismissione che non diventa un adempimento burocratico, ma un percorso sanitario inverso a quello di ‘istituzionalizzazione’ che avevano sperimentato entrando nel manicomio. A queste persone occorre ridare identità, cominciando la restituzione dei documenti, ricostruirne storia, origine, sentimenti e legami maturati durante gli anni di ricovero. Affermava che ‘gli ospedali psichiatrici non servono per guarire le persone. Le persone invece devono essere seguite, aiutate, valutate all’interno dei loro momenti e delle specificità della loro vita’. Con il Premio si vogliono ricordare il suo lavoro e il suo esempio. Non un mero esercizio di memoria ancorato al passato. Piuttosto un tentativo di ripartire dal quell’operazione socio-culturale e dare nuovo input alle tematiche sociali del presente e del futuro