Pubblicato nel 1914, il libro di Alleyne Irelandè una vera scoperta che arriva per la prima volta in Italia e che, nell’anno del centenario dell’assegnazione del primo Premio Pulitzer, ci permette di conoscere da vicino il genio visionario dell’uomo che ha cambiato il giornalismo.
Joseph Pulitzer, nato in Ungheria nel 1847 e arrivato negli Stati Uniti nel 1864 carico di speranze, in pochi anni è riuscito a diventare un punto di riferimento nel mondo dell’editoria americana grazie a un giornalismo d’inchiesta, battagliero e attento ai fatti.
AllayneIreland, giornalista e viaggiatore raffinato, racconta gli ultimi anni di Pulitzer vissuti al suo fianco come segretario. Nell’ultima parte della sua esistenza il magnate ungherese, debilitato dalla cecità e dalla malattia, viveva sul suo yacht, circondato da collaboratori fidatissimi che avevano il compito di leggergli tutti i quotidiani, segnalargli i migliori editoriali e raccontargli nei minimi dettagli la vita che scorreva attorno a lui. Ireland racconta con eleganza la sua straordinaria esperienza con un capo bizzoso ma allo stesso tempo dotato di infinita gentilezza, malato ma sempre concentrato sul lavoro, apparentemente chiuso nel suo mondo, ma capace come pochi altri di capire la complessità. Un ritratto unico di un uomo straordinario.
Alleyne Ireland(1871-1951), giornalista e scrittore inglese, docente in diverse università americane, fu un formidabile viaggiatore. Visse a lungo nel sud est asiatico tra India, Birmania, Malesia, Isola di Java, Borneo, Indocina francese, Filippine ma anche in Guyana britannica e Indie occidentali.