La narrativa italiana conquista sempre più spazio rispetto a quella straniera. Nel 2016 è al 41% delle vendite (sia a volume che a copie) e negli anni l’aumento del suo peso è stata graduale: nel 2015 il suo valore era del 39% a valore e a copie e nel 2014 al 37%.
Questi i primi risultati presentati oggi, giovedì 20 aprile nell’incontro Un mercato fatto di tanti mercati. Narrativa italiana in collaborazione con Nielsen a Tempo di Libri, la Fiera dell’Editoria Italiana in programma fino al 23 aprile a Fiera Milano Rho.
La narrativa italiana è in crescita fino a toccare 162,4 milioni nel 2016 (nel 2015 era 156 milioni e nel 2014 a 143 milioni), e in controtendenza rispetto alla fiction straniera, calata dal 2011 in poi sia a valore che a copie.
La divisione dei sottogeneri. La narrativa italiana così come la straniera è composta in prevalenza dalla letteratura generale. Per il mercato italiano i libri di Crime e Thriller sono in crescita (circa 400 mila copie in più rispetto al 2015), al contrario della narrativa straniera in cui hanno progressivamente ridotto il loro volume (da 4.789 del 2011 ai 3.575 del 2016).
I libri Crime e Thriller insieme a Fiction su Storia e Mitologia contribuiscono alla crescita della narrativa italiana, rispettivamente +3,2% e +1% sul 2015.
Il successo sul mercato estero. Ampliando il periodo di osservazione, la narrativa italiana ha aumentato il suo successo all’estero: nel 2016 il 25% delle vendite di diritti sono di romanzi di autori italiani, nel 2007 erano il 18% (dato Ufficio studi AIE).