Eterna, universale, distribuita con equilibrio nel corso dei secoli, nella varietà delle arti perfezionate dall’uomo e nella meraviglia dei paesaggi disegnati dalla natura: una bellezza senza tempo. Sarà questo il filo conduttore della partecipazione dell’Italia come Paese Ospite d’Onore alla Fiera Internazionale del Libro di Teheran (نمایشگاه بینالمللی کتاب تهران), in programma dal 3 al 13 maggio 2017 nella capitale iraniana. Un appuntamento dall’alto valore simbolico – l’Italia è il primo Paese occidentale a essere invitato come Ospite d’Onore, dopo Oman e Russia – e dalle significative valenze sul piano culturale, politico, commerciale e industriale. Da un lato, viene confermato il graduale riavvicinamento in corso tra Iran e occidente, assegnando al nostro Paese un ruolo di primo piano nel proseguimento di questo processo. Dall’altro, è l’occasione per l’industria libraria ed editoriale italiana di entrare in contatto con uno dei maggiori eventi culturali non solo dell’Iran, ma dell’intera area mediorientale. Organizzata ogni anno presso Shahr-e Aftab (la moderna sede espositiva che la ospita dal 2016), la Fiera del Libro di Teheran accoglie nei suoi undici giorni circa tre milioni di visitatori su una superficie di 125.000 mq. e nel 2017 raggiungerà un importante traguardo storico: sarà infatti la trentesima edizione. La partecipazione italiana – resa possibile dalla collaborazione fra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Ambasciata d’Italia a Teheran, l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, il Centro per il Libro e la Lettura, d’intesa con l’AIE-Associazione Italiana Editori – è fortemente voluta dal Governo italiano proprio per le possibilità di apertura al dialogo che offrirà ai due Paesi: all’editoria e alla cultura è affidato il compito di fare da apripista nello stabilire nuove relazioni di collaborazione e partnership. Per l’Italia si tratta di un’occasione molto importante per sviluppare e rafforzare il rapporto con l’Iran.
A Teheran proseguirà il virtuoso percorso di valorizzazione della cultura e dell’industria editoriale italiana nel mondo che l’AIE – insieme alle istituzioni citate – ha già avviato, curato e condotto con successo nelle partecipazioni dell’Italia come Ospite d’Onore al Salon du Livre di Parigi (2002), alla Bienal do Livro di Rio De Janeiro (2003), alla Feria Internacional del Libro di Guadalajara (2008), al Salon du Livre et de la Presse Jeunesse di Montreuil (2009), alla Moscow International Book Fair di Mosca (2011), alla International Kolkata Book Fair di Calcutta (2012) e alla Abu Dhabi International Book Fair (2016).
IL TEMA
La bellezza senza tempo non è solo qualcosa che non sfiorisce mai. È una bellezza che si propaga e si rinnova con il passare dei secoli, trovando sempre nuove forme d’espressione, legate alle persone, alle idee, al pensiero, ai mezzi culturali e tecnologici di ogni epoca. Questa è la bellezza dell’Italia: un universo di creatività che non può essere confinato in un periodo storico, un’area geografica, un singolo museo o una disciplina artistica. E questo è lo spirito con cui è stato ideato il programma di Bellezza senza tempo (Timeless Beauty), attraverso un percorso di incontri, dialoghi e approfondimenti in cui – giorno dopo giorno, seguendo la bussola dei libri e degli autori – si punterà a trasmettere ai visitatori della Fiera la straordinaria ricchezza del patrimonio culturale, letterario, artistico e scientifico del nostro Paese. Tredici ospiti italiani (Alessandro Barbero, Marco Belpoliti, Gianni Biondillo, Melania Mazzucco, Valerio Magrelli, Valerio Massimo Manfredi, Beatrice Masini, Michela Murgia, Marcello Nardis, Luca Novelli, Marco Pastonesi, Guido Scarabottolo, Michele Serra) dialogheranno con i colleghi iraniani: Aydin Aghdashloo, Elham Asadi, Iman Mansub Basiri, Hoda Hadadi, Mahsa Mohebali, Kamran Afshar Naderi, Mehdi Rabbi, Ehsan Rezaei, Ramin Sadighi, Antonia Shoraka, Mohammad Tolouei.
La scelta del tema, tuttavia, non dipende solo dalle caratteristiche dell’Italia. A influenzarla è stato anche il retaggio culturale e artistico del Paese ospitante, l’Iran, anch’esso indissolubilmente legato e fedele all’idea di un’armonia estetica e dell’animo che trova le origini ai tempi dell’impero persiano e si propaga nei secoli con l’avvento dell’Islam, raggiungendo inimitabili risultati nella poesia, nella letteratura, nell’arte, nell’architettura, fino al cinema. I punti di contatto sono numerosi, così come le possibilità di attivare stimolanti momenti di condivisione, confronto e discussione. Per questa ragione, gli incontri del programma sono stati strutturati in modo da permettere ai tredici ospiti italiani (fra autori e illustratori) di rappresentare innanzitutto altrettanti generi e forme in cui la bellezza è stata ed è tuttora declinata nel nostro Paese, ma anche di dialogare con colleghi iraniani: scrittori, poeti, critici letterari, accademici, rappresentanti della comunità artistica e scientifica.
L’Italia parteciperà alla Fiera con un padiglione di 300 metri quadrati, in cui troveranno spazio un’area espositiva di libri e una riservata a editori e professionisti. Negli incontri, la bellezza sarà raccontata nella sua evoluzione, nel suo rapporto con il presente e il futuro, nel suo motivarci e spingerci alla ricerca di sempre nuovi orizzonti di creatività e innovazione. Gli autori ospiti ci ricorderanno che la bellezza può vivere ovunque e in ogni momento: in un verso del poeta Hāfez come nelle pagine di Italo Calvino o nelle rocambolesche avventure di Pinocchio, nella trama di un romanzo come nell’armonia della musica, nelle linee curve di una moschea come negli angoli di una cattedrale romanica, arrampicandosi fin sui profili avveniristici dei palazzi che stanno ridisegnando il volto delle metropoli Milano e Teheran. Tutto questo e molto altro – dalla pittura all’illustrazione, dal libro per ragazzi all’avventura storica, dal design alla robotica – sarà oggetto dello sguardo e del racconto di Bellezza senza tempo.
AUTORI, OSPITI, DIALOGHI
Dopo l’inaugurazione del Padiglione Italia e i saluti istituzionali (mercoledì 3 maggio), il viaggio alla scoperta della bellezza italiana inizierà con due tappe nei reami della storia e dell’arte. A fare da ciceroni, nel pomeriggio di giovedì 4 maggio, saranno due premi Strega: Alessandro Barbero e Melania Mazzucco. Scrittore, storico e professore universitario di Storia Medievale, Alessandro Barbero sfaterà il grande equivoco che avvolge il Medio Evo, rivelando le tante luci – nell’arte, nella cultura, nel commercio, nell’innovazione – che hanno caratterizzato quello che molto spesso viene considerato il periodo più buio nella storia dell’umanità. Con lui ci sarà Carlo Cereti, addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia a Teheran. Grande appassionata e competente studiosa dell’arte italiana, come emerge dai libri Jacomo Tintoretto e i suoi figli (Rizzoli) e Il museo del mondo (Einaudi), Melania Mazzucco svelerà invece le storie che si nascondono dietro ad alcuni dei massimi capolavori della tradizione nazionale, confrontando esperienze, stili e tradizioni con Aydin Aghdashloo, pittore, grafico, critico, tra i più autorevoli protagonisti dell’arte contemporanea in Iran. Venerdì 5 maggio è la giornata dedicata all’Italia: si comincia alle 9 e fino alle 14 saranno in programma animazioni per i più giovani, performance musicali con un gruppo di musicisti italiani e iraniani, la premiazione di un concorso di scrittura e la presentazione di alcuni corsi di italiano. Il percorso di Bellezza senza tempo proseguirà poi con un insolito intreccio di pensieri, parole e poesie. Il primo dei due incontri pomeridiani sarà dedicato alla meraviglie in versi dell’Italia del Duecento e Trecento, raccolte, interpretate e presentate dalla voce di Valerio Magrelli. Nel consueto confronto con la realtà locale, il poeta dialogherà con Iman Mansub Basiri studioso, italianista e critico iraniano. Dopo la poesia, toccherà all’ironia: prendendo spunto dall’ultimo libro Ognuno potrebbe (Feltrinelli) e dal suo ruolo di osservatore quotidiano della realtà, il giornalista Michele Serra proporrà un intervento dedicato ai giovani. Tra riflessioni, consigli e un confronto con l’autrice iraniana Mahsa Mohebali.
Le lancette dell’orologio punteranno di nuovo verso il passato, sabato 6 maggio, in una giornata in cui si viaggerà sulle spalle del Mito e della Fantasia. Tra gli autori italiani più apprezzati all’estero, tradotto in 60 paesi, Valerio Massimo Manfredi introdotto da Carlo Cereti condurrà il pubblico in un’avventurosa esplorazione sul sottile confine che separa la realtà e la leggenda nel romanzo storico, un campo da lui conosciuto alla perfezione e che nel 2016 si è arricchito di un nuovo capitolo che prende vita all’epoca dell’Impero Romano (Teutoburgo, Mondadori). Sono ambientate in un’epoca più recente, seppur resa indefinita dagli incantesimi dell’immaginazione, le marachelle di Pinocchio: il burattino più famoso del mondo, molto popolare anche in Iran, sarà al centro dell’incontro con l’illustratore Guido Scarabottolo, che racconterà la sua reinterpretazione minimalista del personaggio e si confronterà con la collega iraniana Elham Asadi. Oltre a quello di Pinocchio, un altro nome italiano già molto conosciuto in Iran appartiene a un autore che nel 2017 festeggia il cinquantesimo anniversario dalla sua prima pubblicazione nel paese asiatico: Italo Calvino. Mezzo secolo dopo la traduzione de Il visconte dimezzato, a ventidue anni dalla scomparsa, domenica 7 maggio il grande scrittore sarà al centro dell’intervento del saggista e critico letterario Marco Belpoliti. Non si parlerà solo di Calvino, ma sarà una finestra sui classici della letteratura italiana tradotti in Iran, aperta con il contributo di Antonia Shoraka (Dipartimento di Lingua Italiana presso la Islamic Azad University di Teheran). A seguire, l’obiettivo si sposterà su un’altra disciplina – tecnica e artistica – in cui l’Italia e l’Iran hanno raggiunto e continuano a raggiungere traguardi di immenso valore: l’architettura. L’architetto, scrittore e docente di psicogeografia Gianni Biondillo si concentrerà sulla reinvenzione degli spazi abitati attualmente in corso in una grande città come Milano. La presenza di Kamran Afshar Naderi, accademico e fondatore della rivista di architettura “Memar”, renderà inevitabile un affascinante confronto tra i due Paesi: nel giorno in cui si ricorda l’autore de Le città invisibili, si rifletterà dunque su come sono immaginate, costruite e rese visibili le città del futuro.
Ogni anno la Fiera Internazionale del Libro di Teheran accoglie decine di migliaia di giovani. A loro sono dedicati due appuntamenti che vengono a rappresentare un settore molto dinamico dell’industria editoriale italiana: i libri per ragazzi. Lunedì 8 maggio, Luca Novelli presenterà un incontro in cui si celebrerà la bellezza della scienza. Scrittore, disegnatore, autore di collane divulgative tradotte in 24 lingue (compreso, dal 2017, il farsi), Novelli mostrerà come anche i territori più complessi della ricerca e dell’innovazione scientifica – dalla microbiologia alla robotica – possano diventare affascinanti per i più piccoli, se raccontati con la giusta dose di leggerezza. Con lui ci sarà Ehsan Rezaei, curatore di una rubrica su scienza e ragazzi sull’inserto settimanale di “Hamshahri”, il principale quotidiano di Teheran. Orizzonti decisamente più fantastici, saranno protagonisti dell’incontro di martedì 9 maggio con Beatrice Masini: un’autrice versatile, tre volte premio Andersen per la letteratura per l’infanzia, curatrice delle traduzioni in Italia del ciclo di Harry Potter, dal 2013 attiva anche nella narrativa per adulti, che dialogherà con l’illustratrice Hoda Hadadi. Mercoledì 10 maggio si parlerà di letteratura, società e cambiamento. Tra le voci più distintive della narrativa italiana contemporanea, autrice del saggio in tre atti Futuro interiore (Einaudi), Michela Murgia dialogherà con Mohammad Tolouei, scrittore, drammaturgo, poeta, alfiere della new wave letteraria iraniana. Le parole si confonderanno quindi con la musica nel racconto di Marcello Nardis, tenore e pianista, che proporrà al pubblico un intervento sulla liederistica, sul bel canto e sul potere estetico, emotivo e salvifico della musica, confrontandosi con Ramin Sadighi, fondatore dell’etichetta discografica “Hermes Records”. Infine, giovedì 11 maggio sarà il giorno dello sport, della sua epica, del suo racconto. Marco Pastonesi – una vita spesa sui campi da rugby e sulle strade del ciclismo, prima come atleta quindi come giornalista – condurrà i visitatori della Fiera Internazionale del Libro di Teheran nella volata conclusiva della Bellezza senza tempo, in dialogo con il giovane scrittore iraniano Mehdi Rabbi.
IL PADIGLIONE ITALIA
Il Padiglione del Paese Ospite d’Onore, realizzato dall’architetto iraniano Leila Araghian, avrà a disposizione una superficie di 300 mq. All’ingresso una reception accoglierà i visitatori, che potranno poi visitare l’area dedicata alla libreria per la vendita di libri di autori in italiano/inglese/farsi e accomodarsi nello spazio incontri. Un’area business sarà riservata all’incontro tra gli editori e gli operatori professionali. La libreria – oltre ai libri degli autori presenti – proporrà una selezione dei titoli fondamentali della letteratura italiana affiancata alla letteratura contemporanea, all’editoria d’arte, gli illustrati, la migliore saggistica, la letteratura per ragazzi. Si prevedono circa un centinaio di titoli tra opere in lingua originale e in traduzione inglese, con particolare attenzione alla presenza dei libri degli autori invitati. La bellezza senza tempo sarà declinata anche attraverso una scelta di illustrazioni tratte dalla Mostra degli Illustratori di Bologna Children’s Book Fair 2017: la mostra, ideata nel 1967 e realizzata ogni anno, nell’aprile 2016 ha celebrato il 50° anniversario della Fiera di Bologna e accompagna il visitatore in un’affascinante viaggio attraverso la storia dell’illustrazione mondiale, con i suoi protagonisti e i mille volti delle storie narrate. Nel Padiglione Italia si potranno ammirare le opere degli illustratori: Andrea Antinori, Maria Chiara Aresti, Alice Coppini, Luca Di Battista, Camilla Falsini, Cecilia Ferri, Caterina Gabelli e Sara Maragotto, Monica Hernandez, Gioia Marchegiani, Elena Maricone, Simone Rea, Laura Savina, Cristina Spanò, Gaia Stella, Daniela Tieni, Arianna Vairo.
LA BELLEZZA SENZA TEMPO VALICA I CONFINI DELLA FIERA
La bellezza senza tempo sarà protagonista sia in Fiera sia nel programma in città: uscirà infatti dal Padiglione Italia per raggiungere la Biblioteca Nazionale Iraniana, dove trentanove edizioni stampate dal XVI secolo fino ai nostri giorni saranno esposte nella mostra della Biblioteca Angelica Libri sulla via della seta: da Roma a Teheran, che sarà inaugurata mercoledì 3 maggio (e resterà aperta fino a venerdì 19 maggio). I testi, selezionati tra le migliaia di volumi custoditi nel Salone Monumentale della storica biblioteca capitolina, testimoniano lo stretto dialogo fra culture e mondi diversi e offriranno al visitatore uno straordinario viaggio nel tempo. L’esposizione sarà articolata in diverse sezioni e presenterà la storia dei rapporti tra l’occidente e la Persia, per esempio attraverso le antiche carte geografiche racchiuse nel Tabulae geographicae Cl. Ptolomaei: pubblicato a Strasburgo nel 1525, con 50 tavole geografiche, è da molti considerato il primo atlante moderno. Saranno esposti libri di viaggio arricchiti da immagini di luoghi e personaggi della antica Persia e non mancheranno volumi di pregio a testimoniare l’eccellenza tipografica italiana (dall’Hypnerotomachia Poliphili, incunabolo dalla fama eccezionale grazie alle sue 170 incisioni su legno, a Le fontane di Roma di Giovanni Battista Falda, serie di “vedute” composte nella seconda metà del XVII secolo che ha contribuito a divulgare un’immagine della città di Roma legata alla magnificenza e munificenza dei Papi seicenteschi, dalle opere di Bodoni a quelle dei Tallone, protagoniste del rilancio della tipografia nazionale nel Novecento).
Non solo libri antichi: giovedì 4 maggio, al Museo-Giardino Negarestan, dalle 9 alle 16 si svolgerà il Dialogo culturale tra Iran e Italia, un dibattito ricco di spunti, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e promosso dall’Istituto per l’Enciclopedia Italiana e dall’Università di Teheran. L’idea del dialogo culturale tra Repubblica Italiana e Repubblica Islamica d’Iran si basa su un modello di dialogo interreligioso che la Repubblica Islamica d’Iran conduce con il Vaticano da un decennio. Questi incontri, che proseguiranno con cadenza annuale, hanno l’obiettivo di riunire intorno allo stesso tavolo rappresentanti della cultura dei due Paesi, per promuovere una migliore comprensione e far nascere iniziative comuni, che poi vivranno di vita propria: nel comune intento di dare continuità al dialogo culturale, l’Istituto per l’Enciclopedia Italiana e l’Università di Teheran hanno preso l’impegno di firmare un impegno bilaterale di durata quinquennale. Partecipano al dialogo: Vincenzo Amendola, Mauro Conciatori, Massimo Bray, Carlo G. Cereti, Fabio Grassi, Claudio Lo Jacono, Massimo Papa, Adriano V. Rossi, Abuzar Ebrahimi Turkoman, Mohammad Bagher Ghahremani, Shahin Heidari, Hossein Bolkhari.