Scarde, amore che non conosce confini

di Federica Zaccone

“Scarde”: questo è il titolo, dal significato pregnante, del libro pubblicato a Gennaio (Samperi Editore) scritto da Mons. Eugenio Foti che racconta la storia di un uomo semplice, che sin dai primi passi del suo lungo e travagliato percorso ha scelto di vivere quotidianamente accanto a coloro che nella società non hanno trovato posto. Uomini ridotti a “scarde”, frammenti di pietra che apparentemente non possiedono alcuna funzione, ma in realtà sono utili per incastrare l’una con l’altra le pietre più grosse. Sono le scarde a dare un senso, un valore alla totalità. Proprio questo è l’intento che sta alla base dell’azione di Padre Pati e dei propri operatori: sottrarre uomini e donne alla strada e accoglierli, valorizzarli, inserirli: trovare in loro la Bellezza, lasciando fuori i pregiudizi e i trascorsi. La carità prescinde dal sesso, dal colore, dalla provenienza, dalla religione. Le strutture di accoglienza di Messina gestite da Padre Pati, rappresentano la concretizzazione della sua scelta di vita, e la concretizzazione del Vangelo. Molte sono le persone che, grazie alle Case di accoglienza, hanno ricevuto e ricevono aiuto, che si tratti di un posto letto, di un pasto caldo, o di un po’ di conforto. La biografia di Padre Francesco, narrata sotto forma di intervista, è impreziosita dalle voci di chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino e di lavorarci insieme: tanto è l’affetto, tanta è la stima che traspare da quelle voci. Del resto, si raccoglie ciò che si semina. Da chi dedica la propria vita ai “poveri tra i più poveri” c’è tanto da imparare ma allo stesso tempo, come lo stesso Padre Pati spiega nel suo libro, i poveri hanno anche tanto da insegnare, attraverso i loro gesti, le loro parole. Frammenti di storie di vite umane, testimonianze reali di persone disagiate e aiutate da Padre Francesco, costituiscono la prova di un Amore che distrugge le pareti dell’indifferenza, di un Amore che non conosce confini. Quello di Dio.